Nuova iniziativa culturale congiunta della Fondazione Monte Pruno e del Circolo Monte Pruno, in collaborazione con il giornale online vallopiù.it: giovedì 18 settembre (ore 18:00) a Sant’Arsenio, presso la Sala Cultura della Banca Monte Pruno, sarà presentato il volume di Stefania Craxi “All’ombra della storia”, edito da Piemme.

Il programma prevede il saluto del Presidente della Fondazione, Michele Albanese, e del Presidente del Circolo, Aldo Rescinito; a seguire dialoga con l’Autrice il Condirettore del Quotidiano Nazionale, Raffaele Marmo.

Anche se sono trascorsi venticinque anni dalla scomparsa di Bettino Craxi (parlamentare di lungo corso e segretario Nazionale del PSI,presidente del Consiglio dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987) la sua vicenda politica e umana è ancora oggetto di dibattito in virtù delle vicende degli anni successivi.
Il volume offre una rilevante opportunità di riflessione. Sono molteplici, infatti, gli spunti che si ricavano dalla lettura di un testo fluido, scorrevole e coinvolgente in cui il lettore si trova innanzi ad una vicenda non solo politica, ma anche umana di un uomo e della sua famiglia.

“Questo libro – afferma Stefania Craxi, Senatrice e Presidente della III Commissione Permanente Affari Esteri e Difesa – racconta un pezzo della mia storia,il mio Craxi, un padredifficile e straordinario, e, vagando tra i ricordi, narra le vicende della nostra famiglia, una famiglia allargata a una piccola, grande comunità politica e di amici che per anni ha condiviso tutto. La mia prima vita, che racconto in questo libro, non contemplava il palcoscenico, ma semmai il dietro le quinte, lo stare fuori dallo schermo, mai davanti. E, soprattutto, non prevedeva, neanche per sogno, la politica come impegno quotidiano. Ma nessuno ci chiede cosa vogliamo: la volontà si scontra con il senso del dovere, del dover agire e del dover fare, del dover dire e del dover esserci. È questo l’insegnamento che ho tratto vivendo all’ombra della Storia. Non ne ho fatto parte, forse solo in determinati frangenti, in alcuni casi comici e in altri tragici, ma sono mio malgrado una testimone. E oggi, raggiunta l’età della maturità, l’età in cui si riflette e si guarda al passato, vedo scorrere davanti ai miei occhi dei fotogrammi, che mi fanno capire quanto sia distante quel tempo passato e quanto, per molti versi, quel tempo sembra non passare”.
Quindi, un passato che non passa ed è per questo che ancora oggi è oggetto di analisi e di discussioni.