Il 5 settembre 2010 segnava una delle pagine più buie per la legalità nel Mezzogiorno, con l’omicidio di Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore” di Pollica. A distanza di quindici anni, la sua figura non viene ricordata solo con commozione, ma come un faro di responsabilità per l’intera società civile e per le istituzioni.

indimenticabile Sindaco Pescatore di Pollica (SA)
In occasione dell’anniversario, sono state molte le voci che si sono levate per onorarne la memoria, tra cui quella di Giovanni Caggiano, presidente del Comitato dei Sindaci di ASMEL, associazione che rappresenta oltre 4mila comuni italiani.
La migliore forma di ricordo di Angelo Vassallo è l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a partire dalle istituzioni, per la piena affermazione dei valori della legalità, della trasparenza, della sostenibilità ambientale e di un più elevato senso di comunità, che furono il tratto distintivo della sua azione amministrativa
GIOVANNI CAGGIANO, presidente del Comitato dei Sindaci di ASMEL
Caggiano sottolinea così come il lascito di Vassallo non sia un semplice ricordo, ma un programma di impegno concreto e quotidiano. La sua eredità vive nella necessità di portare avanti, senza tentennamenti, quelle battaglie per la trasparenza, la tutela dell’ambiente e il bene della comunità che hanno costellato il suo mandato da primo cittadino e per le quali ha sacrificato la vita. Il ricordo, quindi, diventa il motore di una responsabilità collettiva che deve tradursi in scelte politiche coraggiose e in una rinnovata etica del servizio pubblico, soprattutto in quei territori dove la criminalità ancora prova a insidiarsi.