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Sala Consilina, Cultura in lutto per la scomparsa del prof. Giuseppe Colitti

Lutto nel mondo della Cultura del Vallo di Diano per la scomparsa del prof. Giuseppe Colitti. L’illustre studioso si è spento nel pomeriggio di ieri presso la sua abitazione di Sala Consilina, amorevolmente assistito dalla moglie, Signora Clara Pacifico, e dai figli Attilio, Antonella e Mariacarmen.

prof. Giuseppe Colitti

Stimatissimo docente di materie letterarie presso gli Istituti superiori, nel corso degli anni si è dedicato alla ricerca storica e antropologica. Per decenni, infatti, ha girato per i paesi del Vallo di Diano e del Cilento per raccogliere testimonianze orali intervistando persone anziane vissute nella prima metà del secolo scorso che gli hanno consentito di realizzare un archivio sonoro con oltre duemila ore di registrazione che ha sempre messo a disposizione degli studiosi che a Lui si rivolgevano per ricerche o tesi di laurea.

L’archivio è stato ufficialmente riconosciuto “di notevole interesse storico” dalla Soprintendenza agli Archivi della Regione Campania nel 1992.

Amico personale di Pietro Laveglia, Giuseppe Colitti fu uno dei soci fondatori del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano che l’editore originario di Monte San Giacomo fondò nel 1981 insieme ad altri valenti studiosi del territorio quali Italo Gallo, Francesco Franco, Arturo Didier, Vincenzo Curcio, Pasquale Petrizzo, Peppino Amabile ed altri.

Successivamente, dopo la presidenza di Francesco Franco, Giuseppe Colitti ha presieduto il Centro Studi (intitolato a Pietro Laveglia dopo la scomparsa dell’editore) per circa 15 anni. Durante la sua presidenza sono stati organizzati importanti convegni con la successiva pubblicazione degli atti. Con le sue minuziose ricerche ha ricostruito la memoria delle tradizioni alimentari, religiose e commerciali del territorio.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Popolo e risorgimento nella tradizione orale del Vallo di Diano” (Laveglia, I ediz. 1982; II ediz. 2011); il saggio “Storia Orale” in “Storia del Vallo di Diano” (1985); “L’altra America. L’emigrazione meridionale in Puglia” (ESI, 1990); “La riscoperta degli antichi sapori (1999); “L’anello della memoria” (2005): “Il tamburo del diavolo. Miti e culture del mondo dei pastori” (Donzelli, 2012).  Tra i volumi pubblicati nei “Quaderni del Centro Studi”, editi da Laveglia&Carlone, portano la sua firma “Quando la vita si cantava” e “Cantare per Comunicare” (Entrambi nel 2017). Ha collaborato a “La Campania paese per paese”, alla terza pagina di alcuni quotidiani e periodici.

Nel corso degli anni ha partecipato con apprezzate relazioni a tantissimi convegni nazionali ed internazionali tra i quali si ricordano: Siena (1993), New York (1994), Istanbul (2000), Sudafrica (2002), Roma (2004), Sidney (2006).

Attivo frequentatore della vita sociale del territorio è stato anche Presidente del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano nell’anno 2003/2004.

I suoi volumi, tutti di notevole interesse, possono essere consultati presso la Biblioteca Comunale “Carlo Nisi” di sala Consilina.

La Messa Esequiale sarà celebrata domenica 7 settembre (ore 16,30) nella Parrocchia della SS. Annunziata a Sala Consilina.

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1 comment

  1. Ho avuto il piacere di conoscere il professore Colitti e soprattutto di interattenermi con lui varie volte per parlare di Ernesto De Martino, il grande, immenso antropologo napoletano autore di pietre miliari della ricerca antropologica italiana. Avevamo un amico in comune, il professore Ferdinando Mirizzi docente di antropologia culturale all’Università della Basilicata, che io avevo conosciuto quasi 30 anni fa, il quale mi parlava con ammirazione e grande stima del professore Colitti. La sua raccolta delle testimonianze orali di contadini del Vallo di Diano e del Cilento è un patrimonio inestimabile. Alla ricerca delle fonti locali lui associava anche una forte conoscenza dei giganti dell’antropologia, da De Martino appunto a Levy-Strauss, Malinowsky, Marcel Mauss e tanti altri. Mi mancherà molto

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