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Parco, subacquei in azione per salvare le foreste di alghe

Un team di subacquei specializzati del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha recentemente condotto una serie di immersioni nell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate, dando vita a una fondamentale operazione di monitoraggio ambientale. Al centro dell’indagine, lo stato di salute delle preziose macroalghe del gruppo Cystoseira sensu lato, vere e proprie architette degli ecosistemi sottomarini.

L’attività rientra in un innovativo progetto di restauro attivo di queste alghe brune, fondamentali per la biodiversità del Mediterraneo. Le foreste di Cystoseira, infatti, creano habitat complessi e ricchi di ossigeno, essenziali per la riproduzione, l’alimentazione e la protezione di numerose specie marine, dai piccoli invertebrati ai pesci. Tuttavia, sono minacciate dall’inquinamento, dalle attività antropiche e, sempre più, dagli effetti della crisi climatica.

Un elemento di grande modernità scientifica è l’attenzione verso i cambiamenti climatici. Per monitorare gli effetti del riscaldamento delle acque, durante l’inverno erano stati posizionati termometri subacquei nelle immediate vicinanze dei dischetti. Questi strumenti raccoglieranno dati preziosi per osservare come le foreste marine reagiscono alle ondate di calore, fenomeni sempre più frequenti e intensi che rischiano di stressare o danneggiare gli ecosistemi.

«Monitoraggi come questo sono di importanza vitale», spiegano dal Parco. «Non solo ci permettono di tenere sotto controllo gli sviluppi del nostro progetto di restauro, valutarne l’efficacia e apportare eventuali correttivi, ma sono un termometro sensibile della salute del nostro mare. Ogni cambiamento osservato, soprattutto in relazione alla temperatura dell’acqua, fornisce dati cruciali per comprendere e mitigare gli impatti della crisi climatica su questi ecosistemi così fragili».

L’iniziativa rappresenta un esempio eccellente di come la ricerca scientifica, la conservazione attiva e il monitoraggio continuo siano strumenti indispensabili per proteggere il capitale naturale del nostro Paese. Il lavoro meticoloso dei subacquei-ricercatori del Cilento non è solo un investimento per il ripopolamento di un’alga, ma un’azione concreta per salvaguardare l’intera catena della vita che da essa dipende.

Il progetto LIFE REEForest mira a ripristinare l’habitat a rischio di Cystoseira in 4 Aree Marine Protette (Italia e Grecia). Contrasta il degrado con tecniche di restauro attivo e piani di monitoraggio, capitalizzando un progetto precedente. L’obiettivo è migliorare la biodiversità, sequestro di CO2 e fornire protocolli replicabili per la conservazione di questo ecosistema marino vitale.

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