A cento anni dalla morte di Paolo Carucci, la comunità di Caggiano ha reso omaggio allo studioso con una serata commemorativa svoltasi in Piazzetta Santa Maria dei Greci, promossa dal Centro Sociale Anziani e dal Museo Antiquarium Civico. Una partecipazione ampia ha accompagnato l’intero evento, articolato in un convegno e nello scoprimento di una targa in Via Nestore Caggiano, nei pressi della casa natale.

Figura poliedrica – medico, archeologo, storico e naturalista – Carucci è stato ricordato per il contributo dato alla conoscenza del territorio del Vallo di Diano, grazie a ricerche che hanno interessato siti come la Grotta dello Zachito e le Grotte di Pertosa-Auletta.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina, che ha sottolineato l’importanza di restituire attenzione a personalità che hanno contribuito alla crescita culturale del territorio. Il presidente del Centro Sociale Anziani, Angelo Morrone, ha ribadito il valore della memoria come strumento di partecipazione civica, mentre il sindaco di Auletta, Antonio Caggiano, ha ricordato il legame storico tra le due comunità.

Presente anche monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, che ha offerto una riflessione sul significato della memoria collettiva e sull’importanza di tutelare il paesaggio e il patrimonio naturale. La presidente della Fondazione MIDA, Maria Rosaria Carfagna, ha evidenziato l’approccio pionieristico di Carucci nell’ambito delle esplorazioni speleologiche, mentre Giovanni Caggiano, presidente della Comunità Montana Tanagro – Alto e Medio Sele, ha ribadito l’impegno istituzionale nella promozione delle eccellenze locali.
Il contributo scientifico è stato affidato a due interventi centrali. Gerardo Cafaro, autore di una pubblicazione su Paolo Carucci, ha delineato il profilo di un ricercatore curioso e metodico, capace di cogliere l’importanza di reperti e tracce spesso trascurati. Felice Larocca, direttore degli scavi nelle Grotte di Pertosa-Auletta, ha contestualizzato il ruolo di Carucci nella nascita della speleologia scientifica in Campania.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’architetto Marco Ambrogi, direttore del Museo Antiquarium Civico, che ha annunciato l’intenzione di dedicare una sezione permanente a Paolo Carucci. La moderazione dell’evento è stata affidata alla giornalista Rosanna Raimondo.
A chiudere la serata, l’esibizione musicale dei maestri Sebastiano e Giuseppe Giugliano, con brani del compositore locale Nestore Caggiano.
Paolo Carucci è considerato tra i primi a condurre studi sistematici sul patrimonio archeologico del territorio, contribuendo all’identificazione di insediamenti dell’Età del Bronzo e portando alla luce reperti di rilievo, come ossa di cammello nella Grotta dello Zachito, testimonianza di antichi scambi con altre aree del Mediterraneo. A un secolo dalla morte, il suo lavoro resta un riferimento per studiosi e istituzioni locali.