di Giuseppe D’Amico
Secondo appuntamento con le “Conferenze Estate 2025” organizzate a Polla dall’associazione “Palazzo Albirosa” presieduta da Antonio Federico, professore emerito di Neurologia presso l’Università degli Studi di Siena. Presso la Casa dell’Architettura l’Associazione ha ospitato la prof.ssa Laura Ronchetti.
Costituzionalista, docente di Costituzione e genere e Diritti fondamentali nel Corso in Scienze politiche dell’Università del Molise, la relatrice è autrice di oltre 90 pubblicazioni in tema di genere, migrazioni, regionalismo, rappresentanza politica, integrazione europea. A Polla ha tenuto una interessante conferenza sul tema “Costituzione e Ambiente”, argomento particolarmente attuale che ha suscitato l’interesse dei presenti.
intervista di Giuseppe d’Amico
“La nostra Costituzione” ha affermato “è effettivamente una delle più belle al punto da ispirare quelle di altri Paesi”. Tra gli argomenti trattati le modifiche apportate agli articoli 9 della Costituzione che promuove lo sviluppo della Cultura e della Ricerca e riconosce l’ambiente come valore fondamentale della Repubblica. Non meno importante l’articolo 41 che regola l’iniziativa economica privata che è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. Non va dimenticato che la legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022 ha introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, stabilendo che l’iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con la tutela della salute e dell’ambiente. Quindi, il paesaggio inteso come natura e l’intervento umano sono elementi indissolubili della convivenza.
Ricordando il disastro di Seveso del 1972 che ebbe non poche conseguenze sull’ambiente e sulla salute la relatrice ha così proseguito: “Seveso ha dimostrato che non è in gioco solo il diritto alla salute ma anche il diritto alla vita e al benessere di ogni singola persona. In quella fase si è sviluppato un dibattito anche sul tema dell’aborto: bisogna superare la dicotomia tra ambiente e umanità”.
L’Italia ha creato un cultura dell’ambiente ma su questa tematica non va dimenticato il principio di uguaglianza. Sul tema della transizione ecologica bisogna acquisire la consapevolezza che la crisi ecologica aumenta e potenzia le disuguaglianze colpendo in particolare i gruppi salariati, le donne e i giovanissimi per cui è importante riflettere approfonditamente su come redistribuire il costo della crisi ecologica agli altri gruppi sociali.
ENZO MATTINA LAURA ROCCHETTI
Molto interessante è apparso il richiamo al diritto alla mitigazione climatica che “impone alle Istituzioni di adoperarsi per limitare l’andamento del surriscaldamento globale. Ogni Paese ha degli obiettivi ai quali deve contribuire in risposta a precisi vincoli giuridici ai quale anche l’Italia ha aderito a livello internazionale”.
Rispetto al fatto che spesso la politica arriva dopo il panale la relatrice ha sostenuto che non abbiamo una cultura politica matura in tema ambientale.
Rispondendo ad una domanda relativa alla Legge sull’Autonomia Differenziata fortemente voluta dalla Lega e bocciata dalla Consulta la prof. Ronchetti ha affermato che, “come dimostrato dalla sentenza della Corte Costituzionale, quella voluta da Calderoli è una legge che partiva da una interpretazione abnorme del 3° comma dell’art. 136, letto in maniera del tutto isolata rispetto al principio di uguaglianza e al principio autonomistico previsto dalla Costituzione. E’ il contrario rispetto al contenuto della Legge Calderoli. Soltanto uniti è possibile avere un futuro migliore”.
Nel corso del convegno, oltre al presidente dell’associazione Palazzo Albirosa, Antonio Federico, che ha introdotti i lavori, sono intervenuti il sindaco di Polla, Massimo Loviso, il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Corleto, l’on. Enzo Mattina, già parlamentare nazionale ed europeo, ed alcuni presenti.