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Polla, presentata la reliquia di Suor Teresina di Gesù Obbediente: fede, storia e devozione

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Una cerimonia intensa e partecipata ha accompagnato, a Polla, la presentazione della reliquia di Suor Teresina di Gesù Obbediente, donata dalle Religiose della Compagnia Regina dei Gigli al Servizio della Chiesa (San Giorgio a Cremano) alla Parrocchia dei SS. Pietro Apostolo e Benedetto. L’iniziativa è stata promossa dalla Parrocchia e dall’Associazione Suor Teresina di Gesù Obbediente, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Era stato il parroco Don Pasquale Gaito a chiedere la reliquia alle religiose, il 5 marzo scorso, durante una solenne celebrazione eucaristica tenutasi nel Tempio di San Giorgio a Cremano.

La presentazione è avvenuta sabato scorso nella Chiesa di San Vincenzo a Polla, nel corso di una solenne celebrazione presieduta da Don Carmine, con Don Luigi Terranova e Don Franco Maltempo.

Al termine, il parroco Don Pasquale Gaito e il sindaco Massimo Loviso hanno ringraziato le religiose della Compagnia Regina dei Gigli, giunte a Polla insieme a un nutrito gruppo di devoti di Suor Teresina. Presenti anche le associazioni locali “Amici di Suor Teresina” e “Lilium”.

Durante la celebrazione sono stati ricordati due anniversari significativi del 2025: l’85° Dies Natalis di Suor Teresina, scomparsa in concetto di santità il 5 marzo 1940, e il 90° anniversario della fondazione della Compagnia della Regina dei Gigli, avvenuta il 7 febbraio 1935.

Una vita tra fede, sofferenza e vocazione

Teresa Calvino, questo il nome di battesimo, nasce a Polla il 14 giugno 1907, settima di otto figli. Viene battezzata nella parrocchia di San Nicola dei Latini e cresimata nel 1908 da Mons. Camillo Tiberio, quarto vescovo della Diocesi di Teggiano. A otto anni riceve l’Eucaristia e decide di “aderire a Cristo”. Nel 1921 entra in clausura con le Benedettine di Eboli, ma deve lasciare il convento per motivi di salute. Nel 1929, conosce le Missionarie del Sacro Costato che la invitano nella loro Congregazione. A Gravina di Puglia consegue il diploma di maestra d’asilo. Il 14 ottobre 1930 inizia il noviziato con il nome di Suor Teresina di Gesù Obbediente. Dopo i voti, incontra Suor Liliana del Paradiso, con la quale fonda nel 1935 la Compagnia della Regina dei Gigli. Segue un cammino difficile, tra povertà e sofferenze, con tappe a Venosa, Polla, Pagani, Nocera, Napoli. La sua ultima missione è a Barra, in un asilo frequentato da bambini poveri. Le sue condizioni peggiorano, e il 20 febbraio 1940 rientra a Polla dove, nella notte tra il 4 e il 5 marzo, muore a 33 anni, come aveva previsto: “Come Gesù, morirò a trentatré anni. Da lassù potrò fare molto di più”.

Il cammino verso la beatificazione

Casa Suor Teresina

Sepolta inizialmente nel cimitero di Polla, nel 1947 la sua salma viene trasferita a San Giorgio a Cremano, e nel 1968 nella cripta del Tempio della Regina dei Gigli. La sua fama di santità, già presente in vita, si diffonde dopo la morte. Il 27 giugno 1984, Mons. Umberto Altomare apre il processo di beatificazione. Dopo la sua morte, Mons. Bruno Schettino lo porta a conclusione nel 1992, con esito positivo. Il 12 febbraio 1993, la Congregazione delle Cause dei Santi riconosce la validità del processo diocesano. Decisivo il lavoro del Postulatore, Padre Cristoforo Bove.

Il miracolo di Suor Carmela Riccardi

Il fatto più straordinario avviene il 7 luglio 1974. Suor Carmela Riccardi, immobilizzata dal 1963 a causa di un’operazione chirurgica, durante una visita al Tempio della Regina dei Gigli sente l’impulso di alzarsi e camminare verso la tomba di Suor Teresina. Il processo canonico per il presunto miracolo si svolge nella Diocesi di Verona, dove Suor Carmela risiedeva. Il 22 aprile 1993, il tribunale ecclesiastico, presieduto da Mons. Attilio Nicora, prende atto della guarigione ritenuta inspiegabile dalla scienza, secondo il parere di esperti guidati dal prof. Pietro Bartolozzi, dell’Università di Verona. Commovente il ricordo lasciato da Suor Carmela Riccardi, nella Chiesa di Sant’Antonio a Polla, il 6 luglio 1993, in occasione della presentazione del primo libro su Suor Teresina: “Il medico mi aveva detto: Sorella si rassegni altrimenti può solo buttarsi nel lago. La suora che si doveva buttare nel lago è qui presente a Voi”. Per chi c’era, impossibile dimenticarle.

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