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Polla, De Magistris: “Le massomafie arrivano ovunque. Io in prima linea contro poteri occulti”

È stato presentato a Polla, presso la Casa dell’Architettura in Località Cappuccini, il libro “Poteri occulti” di Luigi de Magistris, pubblicato da Fazi Editore. Dopo i saluti del consigliere comunale Pierdomenico Di Benedetto che ha curato l’iniziativa, del sindaco di Polla, Massimo Loviso, e del Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Corleto, ha introdotto il dibattito il giornalista Giuseppe D’Amico che ha proposto alcuni paralleli tra gli argomenti di cui parla il libro e avvenimenti analoghi che in passato hanno interessato il Vallo di Diano. Dimessosi dalla magistratura, Luigi de Magistris è stato eletto parlamentare europeo nel 2009 e due volte sindaco della città di Napoli che ha guidato dal 2011 al 2021.

Per quindici anni è stato Pubblico Ministero a Catanzaro e Napoli e si è occupato di reati contro la pubblica amministrazione, di criminalità economica, corruzione e mafie. Ostacolato nelle sue indagini e costretto a lasciare la toga, “nonostante le 109 inchieste subite” la magistratura accerterà poi la correttezza assoluta del suo operato e le gravi interferenze illecite che ha subito da parte delle istituzioni che, invece, avrebbero dovuto tutelarlo. Rispondendo alle domande della giornalista Giovanna Di Giorgio l’Autore ha sostenuto che “i poteri occulti non li vediamo quasi mai all’opera, ne vediamo però gli effetti: quelli più diretti e drammatici, come le stragi e gli omicidi eccellenti, ma anche quelli più indiretti (eppure incisivi), come la predazione del denaro pubblico, la prevalenza di interessi privati da parte di gruppi ristretti su quelli pubblici, la corruzione dei processi democratici, le riforme oligarchiche e ad personam, l’influenza economica e politica delle mafie, i depistaggi e gli ostacoli alle inchieste contro i potenti con lo Stato di diritto che resta lettera morta.

Luigi De Magistris

La democrazia formale è sempre stata garantita, la democrazia sostanziale, invece, a quasi un secolo dall’entrata in vigore della Carta costituzionale, è ancora un miraggio. Nei “poteri occulti” l’Autore inserisce quei soggetti che per ragioni d’interesse o per convinzioni autoritarie sono allergici ai principi costituzionali e al disegno di una società più libera e più uguale, e che sono disposti ad agire con ogni mezzo pur di non vederlo realizzato. Per questo si può parlare di “golpe perenne” contro la Costituzione e la democrazia, una sorta di dittatura nascosta, frammentata e insieme pervasiva”. Nel libro vengono affrontati in modo deciso anche i problemi all’interno della magistratura: “Si pensi ai tanti tentativi, riusciti, di mettere un freno a determinati filoni di indagini che vengono sottratte ai giudici naturali perché poco gradite ai politici ma anche a settori della stessa magistratura”. E questo argomento è magna pars del volume anche in considerazione delle vicende di cui suo malgrado, lo hanno interessato. In merito ai problemi affrontati nel periodo in cui è stato Sostituto Procuratore in Calabria ha confermato che ha dovuto fare i conti con i poteri occulti che hanno fatto di tutto per fermare le sue indagini.

Il sindaco Massimo Loviso

Il tema dei poteri occulti è emerso con forza in seguito alla scoperta, all’inizio degli anni’80, della loggia massonica segreta Propaganda Due (P2), diretta da Licio Gelli, a cui erano iscritti uomini politici, vertici militari e dei servizi segreti, imprenditori, professionisti, giornalisti, magistrati. In Calabria, ha affermato, “spesso ‘ndrangheta e massoneria deviata si fondono, soprattutto ai livelli più alti. Non si tratta più di semplici infiltrazioni: l’obiettivo è diventare Stato. Non siamo più nella stagione delle collusioni, è stato fatto un salto di qualità”. Esistono, infatti, connessioni che con il trascorrere del tempo si sono radicate con una pervasività senza precedenti che de Magistris ha così spiegato: “La massoneria deviata, le massomafie, arrivano ovunque. Operano politicamente in modo assolutamente trasversale. Un’incidenza molto forte si registra nel controllo della spesa pubblica, del flusso di denaro pubblico europeo, nazionale e regionale. Nell’economia, la presenza massonica è fortissima, soprattutto nei settori strategici per il Paese“.

L’obiettivo delle massonerie deviate – ha precisato l’ex magistrato – è condizionare le istituzioni democratiche, prendere decisioni in luoghi separati e ratificarle nelle sedi istituzionali. Un vero e proprio governo occulto della Repubblica, che opera almeno dalla fine degli anni ‘60 ed oggi è più forte che mai. Per neutralizzare i servitori onesti della Repubblica, non usano più il tritolo, ma la legalità formale e i proiettili istituzionali”. A conclusione del suo intervento, Luigi de Magistris ha risposto alla domande del pubblico. In particolare, ad una domanda su quale possa essere l’antidoto alla situazione attuale nel nostro paese, ha sostenuto che “L’Italia è una democrazia formale ma non sostanziale; poteri occulti sono quelli che di fatto, e ormai anche formalmente, governano il Paese. Negli organi costituzionali si ratificano decisioni prese nei luoghi delle massonerie deviate. L’antidoto? È presente nell’articolo 1 (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”) e nel 2° comma dell’articolo 3 che sancisce “il principio di uguaglianza e pari dignità sociale per tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali” ma prevede anche l’impegno della Repubblica “a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini allo sviluppo del Paese”.  E la rimozione degli ostacoli “è un inno contro l’indifferenza”. Non poteva mancare una domanda sul suo futuro alla quale ha così risposto: “Per adesso faccio tante cose che reputo importanti e interessanti; un progetto che definirei di pedagogia della resistenza costituzionale. Darò il mio contributo perché la Costituzione possa essere difesa e attuata. Essendo anche un attivista politico non escludo impegni diretti nelle prossime elezioni locali (se penso alla città di Napoli), regionali e nazionali. In questa fase così delicata non starò a guardare per cui, come sempre, sarò in prima linea”.

GUARDA L’INTERVISTA A LUIGI DE MAGISTRIS

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