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Buonabitacolo, addio a Francesco Guerra, il fisico dei campi quantistici

di Elia Rinaldi

È scomparso ieri a Roma, all’età di 83 anni, Francesco Guerra, uno dei più autorevoli fisici teorici italiani, Professore Emerito all’Università di Roma “La Sapienza”. Nato a Napoli il 10 novembre 1942, ma cresciuto a Buonabitacolo, nonostante una carriera accademica brillante e riconosciuta a livello internazionale, non ha mai reciso il legame con il suo piccolo paese d’origine, dove tornerà ora per l’ultimo saluto.

Francesco Guerra

Guerra è stato un protagonista della fisica teorica a cavallo tra XX e XXI secolo. Dopo la laurea in Fisica conseguita all’Università di Napoli nel 1964, ha cominciato un lungo percorso di insegnamento e ricerca culminato nel ruolo di professore di Fisica Teorica alla Sapienza a partire dal 1979. Direttore del Dipartimento di Matematica nei primi anni Ottanta e successivamente del Dipartimento di Fisica tra il 1995 e il 2001, ha lasciato un segno profondo anche nella dimensione organizzativa dell’Ateneo romano.

Studioso di rara profondità, i suoi contributi si sono concentrati in particolare sulla teoria quantistica dei campi, sulla meccanica statistica dei sistemi complessi e sulla fisica dei vetri di spin. In questo ambito, insieme a Fabio Toninelli, ha dato una svolta decisiva con la dimostrazione dell’esistenza del limite termodinamico dell’energia libera nel modello di Sherrington-Kirkpatrick, uno dei modelli più studiati della fisica dei materiali disordinati.

Ma Francesco Guerra è stato anche uno studioso capace di attraversare la scienza con uno sguardo trasversale. Negli ultimi anni aveva rivolto le sue energie alla storia della fisica nucleare italiana, esplorando archivi e documenti, e restituendo con rigore e passione il contesto umano e scientifico di figure come Enrico Fermi, Ettore Majorana, Emilio Segrè e Bruno Pontecorvo. Il suo nome è legato anche al Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con cui ha collaborato per decenni.

Il professor Guerra non fu soltanto uno scienziato rigoroso, ma anche un docente apprezzato e una persona stimata per l’umiltà, la disponibilità e il garbo umano con cui si relazionava a colleghi e studenti. Ha rappresentato l’Italia in contesti scientifici di altissimo livello, come relatore plenario al Congresso Europeo dei Matematici nel 2004 e al Congresso Internazionale di Fisica Matematica nel 2006. È stato anche visiting professor a Princeton, una delle università più prestigiose del mondo.

Il suo legame con la Campania, e con la provincia di Salerno in particolare, è rimasto saldo nel tempo. Tra il 1976 e il 1979 fu direttore dell’Istituto di Fisica dell’Università di Salerno, di cui fu anche prorettore e consigliere di amministrazione. Ebbe un ruolo decisivo nel processo di insediamento dell’Ateneo nella Valle dell’Irno. Anche il Rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa.

In segno di riconoscenza e stima, sabato 21 giugno, l’Università La Sapienza celebrerà una messa in sua memoria, alla presenza del Senato Accademico, nella cappella dell’Ateneo. Subito dopo il feretro sarà trasportato a Buonabitacolo, il paese che lo vide crescere e che non smise mai di portare nel cuore.

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