Il Sindaco di Montesano sulla Marcellana si scaglia contro il Consiglio Regionale della Campania. Il primo cittadino valdianese, tra i punti di riferimento del centrodestra salernitano, ha pubblicamente condannato i recenti atti dell’assise regionale che ostacolano la candidabilità alle imminenti elezioni regionali.
Il giovane amministratore, forte di un risultato importante alle ultime votazioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Salerno, ha reso noto tutto il suo disappunto in un post social che pubblichiamo qui integralmente.

sindaco di Montesano sulla Marcellana (SA)
intervento di: GIUSEPPE RINALDI
sindaco di Montesano sulla Marcellana (SA)
Quanto andato in scena nell’ultima seduta di Consiglio regionale, fotografa la considerazione che la maggioranza regionale di centrosinistra, a guida De Luca, possiede dei sindaci campani.
Rendere così complesso, di fatto precludere, la possibilità di partecipare ai sindaci alle prossime elezioni regionali come candidati significa mortificare l’esperienza, il radicamento, il senso delle istituzioni, la passione, la pratica politica che tanti primi cittadini, negli anni, hanno maturato nei loro territori e che potrebbero mettere a disposizione della Regione Campania.
È una legge che potremmo definire senza tema di smentita “ad consiglierum” regionali, una legge per garantire ai consiglieri regionali uscenti una possibilità maggiore di essere rieletti, escludendo, di fatto, dalla competizione i 550 Sindaci campani!
Il danno più grande non lo si fa ai sindaci ma ai cittadini perché non si favorisce la partecipazione di chi quotidianamente già guida comunità piccole-medie e grandi.
Di più non reggono né si possono condividere le motivazioni secondo le quali un sindaco, per il suo ruolo, possiede il potere di condizionare l’elettorato di competenza.
Sono motivazioni di chi ha votato questa sciagurata legge elettorale regionale che mortificano ulteriormente i cittadini e la loro libertà di scelta. Pensare che un cittadino voti solo ed esclusivamente perché il proprio sindaco è candidato a prescindere dal programma, a prescindere dalle appartenenze politiche, a prescindere dalla qualità della proposta politica significa pensare che il cittadino è parte di un gregge non libera persona umana con la sua ragione e capacità di scelta e autodeterminazione.
Una legge che è tipica delle leggi di casta, approvata nel e col silenzio di tutti i consiglieri, tranne l’opposizione di centrodestra che ha fatto sentire la sua voce a favore dei primi cittadini.
Non basta ogni giorno tutte le responsabilità che ricadono sui sindaci ma pure i nostri organi sovracomunali che ci dovrebbero tutelare prendono altre strade! Ma veramente il problema della politica regionale sono i sindaci della Campania ???