Una nota di biasimo sul cambiamento di nome dell’aeroporto di Salerno arriva dai sindaci PD della Comunità montana Vallo di Diano.
La decisione dell’ENAC di ribattezzare lo scalo salernitano come Aeroporto Internazionale di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento su richiesta di due sottosegretari del Governo rischia di essere più un’operazione di immagine che una scelta realmente inclusiva per l’intero territorio provinciale.
Sindaci del PD dei Comuni del Vallo di Diano
Secondi i primi cittadini che si collocano all’interno del Partito di Elly Schlein, la recente modifica del nome “divide anziché unire. Mentre Amalfi e Cilento ottengono visibilità, intere aree della provincia rimangono nell’ombra: Agro Nocerino-Sarnese, Vallo di Diano, Golfo di Policastro, Alburni, Piana del Sele, Monti Picentini. Queste zone, ricche di identità e potenziale turistico, si vedono escluse da una denominazione che dovrebbe rappresentare tutto il Salernitano“.
La politica, secondo i primi cittadini valdianesi, dovrebbe lavorare su questioni concrete “Le vere priorità per il territorio sono altre. La Mobilità, che richiede il miglioramento dei collegamenti viari tra l’aeroporto e le aree interne, oggi penalizzate da strade dissestate e trasporti inefficienti. La Sanità, che necessita di bloccare la chiusura dei punti nascita negli ospedali periferici, vitali per le comunità locali. Le Scuole, per le quali bisognerebbe evitare accorpamenti e chiusure che costringono gli studenti a spostamenti estenuanti. Infine il Turismo: Investire in piani di marketing territoriale per promuovere l’intera provincia, non solo le coste“.
Dal presidente Esposito ai colleghi del PD l’invito finale al Governo è di “occuparsi delle problematiche del territorio, se vuole dare risposte concrete, perché cambiare il nome di un aeroporto è solo un grande spot politico-elettorale“.