Di Giuseppe Geppino D’Amico
Presentato al Consiglio Regionale una proposta di legge contenente “Norme per la promozione, la valorizzazione e il sostegno delle Pro Loco della Campania. Modifiche alla legge regionale dell’8 agosto 2014, n.18”. Scopo dell’iniziativa legislativa: organizzare il sistema turistico in Campania. La proposta di legge attualmente in discussione è il risultato dell’unificazione di due proposte precedenti: la prima presentata dal consigliere Andrea Volpe; la seconda dal consigliere Corrado Matera, entrambi salernitani.
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Le Pro Loco sono associazioni senza scopo di lucro composte da volontari, dediti alla promozione e alla salvaguardia delle tradizioni locali, con l’obiettivo di arricchire la qualità della vita dei residenti e valorizzare le risorse, le tipicità e le bellezze del territorio. La prima Pro Loco in Italia nasce nel 1881 a Pieve Tesino, in Trentino-Alto Adige, allora territorio dell’impero Austro-Ungarico. Nasce in qualità di “Società di abbellimento” allo scopo di migliorare l’estetica dei luoghi e accogliere i visitatori.
La legislazione del 1926 destinerà alle Pro Loco la funzione della valorizzazione delle località meno turistiche, istituendo le Aziende di Cura e Soggiorno. Nel 1962 nasce l’UNPLI con funzioni di coordinamento e di rappresentatività nazionale delle Pro Loco che pochi anni dopo ottengono il riconoscimento dall’Albo Nazionale delle Pro Loco presso il Ministero del Turismo. Nel 2012 l’UNPLI viene accreditata dall’UNESCO quale consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale istituito nel 2003. Attualmente, con la proliferazione delle destinazioni turistiche e dei molti modi di fare vacanza, il ruolo delle Pro Loco è tornato ad essere di primaria importanza nella sperimentazione di forme nuove di attrazione turistica. La natura associativa delle Pro Loco pone l’aggregazione come requisito inderogabile della loro esistenza.
Come già anticipato, la Regione Campania è al lavoro su una nuova proposta di legge per sostenere in modo strutturale il ruolo delle Pro Loco. Si tratta di un’iniziativa significativa in grado di colmare un vuoto normativo e attribuire alle Pro Loco un riconoscimento giuridico e operativo più forte e adeguato all’impegno quotidiano che svolgono sui territori, soprattutto nelle aree interne e nei piccoli borghi.
Queste le finalità della proposta unificata:
- Riconoscimento istituzionale del ruolo delle Pro Loco come attori della promozione turistica, culturale e sociale;
- Valorizzazione delle attività svolte dalle Pro Loco nell’ambito di eventi, manifestazioni e tutela delle tradizioni popolari;
- Sostegno economico e organizzativo, attraverso la previsione di contributi regionali e strumenti di accompagnamento;
- Semplificazione burocratica per l’iscrizione all’Albo Regionale e l’accesso ai finanziamenti.
Previsto, inoltre, l’Albo Regionale delle Pro Loco da aggiornare secondo criteri di trasparenza, continuità delle attività, appartenenza a enti riconosciuti quali l’UNPLI e l’EPLI. Per quanto riguarda i contributi regionali la legge prevede modalità più chiare e agevoli per l’accesso ai fondi. Inoltre, sarà incentivata la Rete delle Pro Loco campane e la loro collaborazione con altri enti locali per progettualità comuni. La proposta unificata è stata oggetto di audizioni presso la III Commissione Consiliare Permanente del Consiglio Regionale della Campania, con il coinvolgimento dei rappresentanti dell’UNPLI e dell’EPLI; dell’assessore regionale Felice Casucci e della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo.
Parallelamente al percorso istituzionale, i consiglieri Corrado Matera e Andrea Volpe hanno promosso una serie di incontri sul territorio per presentare l’iniziativa legislativa alle Pro Loco e raccogliere contributi dal basso. Ultimo appuntamento in ordine di tempo quello svoltosi a Sala Consilina il 7 maggio. Questi incontri hanno avuto l’obiettivo di coinvolgere direttamente le realtà locali, ascoltare le loro esigenze e affinare il testo della legge per garantire che risponda concretamente alle necessità delle associazioni coinvolte.
La proposta, in fase avanzata di istruttoria, sarà presto calendarizzata per la discussione in Aula. Una volta approvata, rappresenterà un punto di svolta per il mondo del volontariato culturale e turistico campano, garantendo stabilità normativa, riconoscimento e strumenti di crescita. C’è un solo problema: bisogna accelerare l’iter in quanto il tempo a disposizione non è molto. Infatti, stando a quanto emerso nei giorni scorsi, le elezioni nelle sei regioni che dovranno rinnovare i presidenti e i consigli, tra le quali figura la Campania, dovranno svolgersi entro il 20 novembre prossimo così come stabilito dal Consiglio di Stato a seguito di un parere richiesto dal Governatore del Veneto Luca Zaia. Quindi, riuscirà il Consiglio Regionale ad approvare la legge prima della scadenza del mandato? Questo l’interrogativo al quale, attualmente, è difficile rispondere.