Di Michele Magliano *

Ognuno di noi ha una sua essenza profonda, un “dono” che è unico e personale: lo scopo della nostra vita è coltivarlo. Non dobbiamo seguire modelli “imposti” dall’esterno, e non dobbiamo impersonare ruoli che non ci appartengono; impariamo invece a lasciare spazio ai nostri talenti innati, per arrivare a realizzare noi stessi.
In questo processo, giorno per giorno, troveremo la felicità che è collegata con la riscoperta del potenziale che ci abita. Il nostro vero impegno non è certo quello di imitare qualcuno o di piacere al mondo, ma di far emergere la nostra originalità, la nostra UNICITÀ.

A questo proposito il caro Jung scrive: “In ultima analisi noi contiamo qualcosa solo in virtù dell’essenza che incarniamo e se non la realizziamo, la vita è sprecata”.
Questo è il significato di diventare ciò che si è! In questo processo di costante trasformazione noi possiamo percepire la gioia di vivere.
Quando lasciamo fluire le nostre peculiarità inevitabilmente la vita, che la sa più lunga di noi, ci indirizza sul giusto sentiero, ci fa svoltare al momento opportuno, modifica continuamente la nostra rotta verso le attività e i luoghi più affini a noi.

Il talento è la spontanea realizzazione di ciò che in embrione possediamo da sempre, una dote imprescindibile e costituiva, come il colore degli occhi, la carnagione o la forma del viso.
Dobbiamo considerarci ogni giorno una persona completamente nuova e saper estrarre ogni volta le nostre specificità innate: talenti, doti, inclinazioni, peculiarità.
MICHELE MAGLIANO
Michele Magliano* nato a Sapri(SA) il 22/10/1997, Dottore in Psicologia, influencer e scrittore.