Sarà ancora Rai Uno ad ospitare una serie diretta da Giuseppe Bonito. Dopo i successi di “Brennero” e, soprattutto, “Mike”, il regista originario di Sala Consilina torna sulla rete ammiraglia Rai con “Gerri”, miniserie poliziesca/drammatica in 4 puntate. Si parte lunedì 5 maggio, le altre tre puntate seguiranno ogni lunedì, sempre in prima serata dopo “Affari Tuoi”.

(foto di scena di Francesca Cassaro)
Ambientato in Puglia su una sceneggiatura tratta dai romanzi di Giorgia Lepore, la serie si avvale anche dell’interpretazione di una giovane apprezzata attrice di Sala Consilina, Cristina Cappelli. Tutto ruota intorno alla figura di Gregorio Esposito (Giulio Beranek), ispettore di origine rom che risolve casi sotto il sole della Puglia. Una “vecchia conoscenza” per il regista che ci svela un aneddoto.
Sono molto legato a Giulio. Posso dire di averlo scoperto in “MAR PICCOLO” in cui ero aiuto regista e casting director. Lavorare con lui a quasi 20 anni da quella esperienza è la chiusura di un cerchio: io sono diventato regista e lui attore. Quando ho letto le sceneggiature ho capito che questa era una figura per lui: essendo figlio di esercenti dello spettacolo viaggiante avrebbe avuto la sensibilità che il personaggio richiedeva.
GIUSEPPE BONITO, regista di “Gerri”
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Bonito spende poi parole importanti per l’attrice Cristina Cappelli, anche lei di Sala Consilina con un ruolo nel cast. “Conoscevo Cristina e sapevo fosse attrice capace ma l’ho diretta per la prima volta con Gerri. Devo dire che è stata molto brava fin dal provino, disimpegnandosi bene in un ruolo non secondario. Con lei un rapporto professionale ed umano davvero piacevole. Non sono rimasto meravigliato perché oramai la scuola di recitazione salese, se anche consideriamo Andrea Di Maria, mi pare abbastanza consolidata“.

Cristina Cappelli è Annalisa Righi
Annalisa (26 ca.) è una giovane ispettrice della Polizia postale presso la questura dove lavora Gerri. Carina e solare, ha una storia con Gerri: per lui intende lasciare il fidanzato, Pierpaolo. Infatti, stanca di fare l’amante, vorrebbe rendere ufficiale la relazione col nostro protagonista. Capirà ben presto, però, che Gerri non è in grado di darle quella stabilità che desidera. Con lui manterrà comunque un rapporto di grande affetto e complicità.
“Gerri”, sinossi
Trentacinque anni, occhi profondi e aria sfuggente, Gregorio Esposito, detto Gerri (Giulio Beranek), è un ispettore di origine rom che risolve casi sotto il sole della Puglia. Gerri esercita un grande fascino sulle donne da cui è a sua volta costantemente attratto, ma è anche un uomo inquieto con un passato doloroso ancora da elaborare e che non riesce a legarsi sentimentalmente a nessuna. Forse anche per questo, quando si occupa delle indagini e di casi particolarmente delicati che coinvolgono minori e persone fragili, lo fa sempre gettandovisi a capofitto e perdendo quel distacco necessario nella sua professione. Finisce così puntualmente per scatenare le ire del capo della Mobile, Santeramo (Massimo Wertmüller), e le invidie del collega Calandrini (Lorenzo Adorni). In Questura, però, c’è anche chi fa il tifo per lui: uno su tutti, Alfredo Marinetti (Fabrizio Ferracane), suo diretto superiore, che ormai lo considera come un figlio e lo invita ogni domenica a pranzo a casa sua, insieme alla moglie Claudia (Roberta Caronia). La viceispettrice Lea Coen (Valentina Romani), romana da poco trasferitasi in terra pugliese, sembra invece essere l’unica donna a non voler avere nulla a che fare con Esposito, intuendo che è un uomo ancora profondamente irrisolto. Ma si sa che fine fanno certi buoni propositi…Nella vita di Gerri, però, il passato continua a essere un vuoto che lui non intende riempire, finché Marinetti, sempre più preoccupato, decide di indagare di nascosto sulle sue origini, a partire dall’infanzia trascorsa in una casa-famiglia. Solo grazie a chi ha accanto, Gerri capirà che per affrontare il presente deve conoscere il proprio passato.