di Elia Rinaldi
Era il lontano 1967 quando il Ciao Piaggio fece il suo debutto, conquistando generazioni con la sua semplicità e il suo design iconico. Oggi, a più di cinquant’anni dalla sua nascita, il mitico ciclomotore simbolo di un’epoca sta vivendo una nuova giovinezza.

A Rufina, un piccolo borgo toscano vicino a Firenze, la startup Ambra Italia, guidata da Tiberio Casali, sta trasformando il Ciao in una bicicletta elettrica a pedalata assistita, unendo tradizione e innovazione in un progetto di mobilità sostenibile.
Questa rinascita non è solo un’operazione tecnica, ma un vero percorso formativo che ha visto protagonisti i giovani di alcuni istituti scolastici. Tra questi, l’Istituto “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina si è distinto per il coinvolgimento dei suoi studenti, tanto da sorprendere lo stesso Tiberio Casali, rimasto colpito dalla serietà e dalla passione dimostrate dai ragazzi nel progetto.
La proposta, denominata “Istituti Scolastici”, ha portato gli studenti a cimentarsi nella trasformazione del leggendario Ciao in una moderna e-bike, conforme alla normativa UNI EN 15194:2018.
Guidati da esperti, i giovani hanno messo in campo competenze meccaniche ed elettriche, dando vita a una versione ecologica del ciclomotore che ha fatto la storia.

Il loro entusiasmo è stato confermato da un docente, che ha riferito al titolare dell’azienda fiorentina che i ragazzi avrebbero voluto trascorrere tutto il tempo in laboratorio.
I kit di trasformazione forniti da Ambra Italia hanno dimostrato come la tecnologia possa restituire vita a un mezzo storico, rendendolo attuale e rispettoso dell’ambiente.
La collaborazione con gli Istituti Superiori “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina e “Galileo Galilei” di Milano ha unito studenti di luoghi diversi in un percorso comune verso il futuro della mobilità.
L’obiettivo dell’azienda, infatti, è coniugare tradizione e innovazione, offrendo anche la possibilità agli studenti di fare un’esperienza unica nell’ambito della mobilità sostenibile.

Il Ciao Piaggio, dunque, non è solo una memoria storica, ma anche un simbolo di trasformazione e di visione per il futuro.
Grazie alla passione degli studenti e al lavoro di Ambra Italia, il mitico ciclomotore continua a raccontare la sua storia, aprendo una strada ecologica e innovativa per le prossime generazioni.
Una lezione di tecnica e di cuore che lascia un segno profondo nel viaggio verso una mobilità più consapevole.