“Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti. La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. Lo dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando quanto stabilito oggi dalla Consulta, che ha dichiarato incostituzionale la legge della Regione Campania numero 16 del 2024.
LA SENTENZA
L’articolo 1 della legge n.16/2024 della Regione Campania, dice la Consulta nel dispositivo della sentenza resa nota stasera alle 19.30 circa, dopo una giornata di dibattito e attesa, «dopo avere previsto che non è immediatamente rieleggibile alla carica di presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi», ha tuttavia stabilito che, «ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge». Con questo ultimo importante passaggio, secondo i giudici costituzionali, «il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale con la legge n.165/2004», «violando l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che attribuisce al legislatore regionale il compito di disciplinare, tra l’altro, le ipotesi di ineleggibilità del presidente della Giunta regionale nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica».