di GIANFRANCO STABILE

“La revisione della geografia giudiziaria ha senz’altro fallito a Sala Consilina, ed una riapertura del tribunale è quanto mai opportuna”. È questo, in estrema sintesi, quanto emerso dalla riunione della Commissione speciale per la riapertura del Tribunale, tenutasi ieri presso il Comune di Sala Consilina. Ospite di rilievo l’onorevole Antonio D’Alessio, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Il parlamentare di Azione, ha recentemente interrogato il ministro Nordio portandolo a conoscenza delle numerose contraddizioni emerse dall’accorpamento ultradecennale del tribunale nostrano a Lagonegro.

Le criticità dell’accorpamento con Lagonegro

L’on. D’Alessio ha ribadito la necessità di ripristinare il Tribunale, sottolineando come la riforma che ne aveva decretato la chiusura – insieme a quella di molti altri tribunali minori – non abbia prodotto i risultati attesi: né risparmi per lo Stato, né un’effettiva accelerazione dei processi.

In particolare, l’accorpamento con il Tribunale di Lagonegro (in Basilicata) ha creato gravi disagi: dalle difficoltà logistiche per cittadini e professionisti, costretti a spostamenti più lunghi, al sovraccarico degli uffici giudiziari, con conseguenti rallentamenti procedurali.

L’impegno del Comune

Il sindaco Domenico Cartolano ha assicurato il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale. “Faremo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo, evitando che la questione diventi un mero strumento elettorale, come accaduto in passato con la linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro”.

Un passo verso la giustizia di prossimità

L’incontro ha evidenziato l’urgenza di riportare il Tribunale a Sala Consilina, garantendo efficienza nei servizi giudiziari e tutela dei diritti dei cittadini del Vallo di Diano. La Commissione continuerà a lavorare per tradurre le istanze del territorio in azioni concrete, con l’obiettivo di restituire al Vallo un presidio fondamentale per la legalità e l’accesso alla giustizia.