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Allarme 4 Punti Nascita, Vincenzo De Luca (VIDEO): “Il Ministero impone la chiusura. Cercheremo di salvare almeno Polla”

Di Antonio Sica

Con 366 parti registrati nel 2024, il punto nascita dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla è quello che attualmente ha qualche chance in più di potere ricevere l’agognata deroga, tra i 4 a rischio chiusura. Ovviamente sempre che, nell’incontro in programma il prossimo 11 Aprile a Roma, il Ministero della Salute non faccia dietro-front accettando tutte le richieste di deroga presentate dalla Regione Campania. Rimuovendo -soprattutto- l’out-out “o li chiudete o non potrete superare il Piano di Rientro”. È questo, in sintesi, il pensiero di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che nel consueto appuntamento video del venerdì ha lanciato ancora una volta l’allarme sul rischio chiusura di alcuni punti nascita in Campania, a causa delle richieste pervenute dal Ministero della Salute. Una chiusura che -ha precisato De Luca- è direttamente collegata al superamento del “Piano di Rientro”, che ancora oggi condiziona la Sanità Campana, nonostante l’uscita dal Commissariamento.

GUARDA IL VIDEO CON LA SINTESI DELL’INTERVENTO DI VINCENZO DE LUCA

VIDEO – CLICK SUL PLAYER PER VEDERE

Abbiamo un appuntamento l’11 aprile al Ministero della Salute -annuncia nel video De Luca- per decidere se la Campania potrà uscire dal Piano di Rientro. Ma il Ministero, per farlo, ci chiede la chiusura dei Punti Nascita con meno di 500 parti l’anno e dei Laboratori di Analisi con meno di 200mila prestazioni annue”.

Il presidente ricorda che la Regione Campania aveva ottenuto in passato deroghe per alcuni punti nascita considerati strategici, in aree disagiate dal punto di vista geografico. Alcune -come Vallo della Lucania- sono state concesse anche quest’anno, ma 4 richieste di deroga non sono state accolte. Con una aggravante -sempre secondo De Luca- rispetto al passato: la loro chiusura è considerata condizione necessaria per l’uscita dal Piano di Rientro. Nonostante le proposte fatte della Regione per superare l’impasse, come quella di accorpare i punti nascita sotto un’unica direzione per garantire qualità e sicurezza.

I NUMERI DEI PUNTI NASCITA A RISCHIO CHIUSURA

Nel dettaglio, De Luca elenca i dati aggiornati al 2024 relativi ai punti nascita che, secondo la richiesta ministeriale, dovrebbero essere chiusi:

  • Ospedale di Polla: 366 parti nel 2024
  • Ospedale di Sapri: 191 parti nel 2024
  • Ospedale di Sessa Aurunca: 172 parti nel 2024
  • Ospedale di Piedimonte Matese: 162 parti 2024

“Se il Ministero anche il prossimo 11 aprile manterrà la sua posizione non concedendo altre deroghe -anticipa De Luca- cercheremo di salvare almeno il punto nascita di Polla, perché è in crescita, ed è molto vicino alla soglia dei 500 parti annui. Inotre, contribuisce in modo significativo a evitare la mobilità passiva verso Lagonegro e la Basilicata. Ovviamente noi riproporremo la richiesta anche per Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese”.

De Luca sottolinea che il documento inviato dal Ministero è stato già trasmesso ai sindaci, per renderli consapevoli della situazione e per evitare strumentalizzazioni politiche a livello territoriale. “Se non ci saranno aperture da parte del Ministero, dopo l’11 aprile la Regione sarà costretta ad adeguarsi e a chiudere i punti nascita senza deroga. Ma è chiaro che questa decisione rischia di penalizzare ancora una volta le aree interne e più fragili del nostro territorio”.  Da qui l’appello di De Luca alle forze politiche di maggioranza affinché si attivino concretamente su questi due nodi critici – Punti Nascita e Laboratori – che ostacolano il superamento del Piano di Rientro.

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