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Intervento del Centro Zona del PSI sul tema sicurezza nel Vallo di Diano

Alla vigilia dell’incontro dei sindaci del Vallo di Diano a Salerno con il prefetto Francesco Esposito per discutere del problema sicurezza il Centro Zona del PSI del Vallo di Diano ha inviato una mail all’attenzione del presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano, dott. Vittorio Esposito, sulla problematica relativa all’escalation di furti a danno di abitazioni private del territorio.

La lettera è stata sottoscritta dal coordinatore Conantonio D’Elia, dal segretario, Domenico Quaranta e da tre consiglieri dei comuni di Sala Consilina, (Rosa Mega e Antonio Santarsiere) e Padula (Giuseppe Tierno). Il messaggio vuole essere un contributo fattivo, mirato, intelligente e tangibile per giungere in tempi rapidi a soluzioni concrete per arginare e debellare l’infausto fenomeno di criminalità che attualmente insiste sul territorio, fautore non solo di danni di carattere materiale, ma anche di stati di apprensione e di ansia da parte della popolazione civile che si sente abbandonata alla mercé di criminali senza scrupoli, e sentimenti di distacco dalla politica e dal controllo delle Forze dell’Ordine, giungendo inopinata-mente ad instaurare forme di autocontrollo e autotutela territoriale.

E ciò è il senso dell’impreparazione del territorio e delle sue istituzioni politiche, che si riverbera nei plurimi tentativi di intervento di carattere personale effettuati extrema ratio, ma purtroppo senza una visione concreta, fattiva, risolutiva e competente, da parte di inerti cittadini giustamente con l’intento di salvaguardare e tutelare i propri beni, i propri affetti, e in ciò addirittura inopinatamente supportati da esempi della politica attiva che, invece che scongiurare tali sistemi di autotutela, addirittura li giustificano con il loro medesimo esempio, forse per cavalcare un’onda motivazionale utile solo ed esclusivamente a giustificare le proprie deficienze di coscienza del fenomeno, piuttosto che tendere alla risoluzione effettiva del problema.

Pertanto, nel frattempo che si riunisca il Comitato Provinciale, vengono proposte alla Comunità Montana alcune iniziative:

1) rediga e realizzi un progetto di fattibilità di un controllo integrato del territorio del Vallo di Diano, mediante la predisposizione ed installazione di un sistema interconnesso di videosorveglianza di ultima generazione, dotato di una cabina di controllo e coordinamento “smart” di competenza comprensoriale, non solo di implementazione e supporto di quelle già presenti nei Comuni del Vallo di Diano, ma di valenza auto-noma e che proponga il controllo non soltanto dei varchi carrabili comunali e ultracomunali, ma prevedendo la possibilità di videosorveglianza anche dei terreni e dei territori montani;

2)preveda la possibilità di controllo a mezzo di droni e di impianti satellitari del territorio;

3)chieda l’avvio delle idonee procedure e azioni, legislative e politiche, affinché il criterio di assegnazione delle risorse governative, sia a livello centrale che regionale, per la tutela della pubblica incolumità e del patrimonio privato, non sia legato solo ed esclusivamente a criteri numerici di commissione di reati, ma anche ad un rapporto percentuale tra popolazione residente e numero di crimini commessi, così da permettere l’implementazione numerica della presenza di militari dell’Arma dei Carabinieri e dei Carabinieri forestali, militari della G.d.F., agenti di P.S., sino all’istituzione di un Commissariato di Polizia (cosa questa, pur-troppo, attualmente impossibile secondo la legislazione vigente);

4)chieda l’avvio delle idonee procedure e azioni, legislative e politiche, affinché i presidi di legalità sottratti al territorio (tribunale e carcere), siano ad esso restituiti in una visione di prevenzione dei fenomeni criminogeni.

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