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Franco Arminio e l’allarme furti: “Fa male vivere in un paese così”

di Elia Rinaldi

Il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio, originario di Bisaccia, un comune della provincia di Avellino, ha espresso con parole cariche di dolore e indignazione la sua vicinanza ai concittadini che, negli ultimi giorni, hanno subito intrusioni nelle proprie abitazioni.

Franco Arminio

In un post diffuso sui social, Arminio ha raccontato il senso di impotenza e smarrimento che accompagna questi episodi, avvenuti più volte al giorno e spesso in pieno giorno. “Non sono visite di cortesia – scrive – sono cose che fanno male”.

Bisaccia è uno dei tanti paesi presi di mira dai ladri, come sta accadendo anche nel Vallo di Diano e in altri comuni salernitani. Il senso di impotenza provato da Arminio è lo stesso di molte istituzioni, che cercano risposte e soluzioni di fronte all’ondata di furti.

Nel Vallo di Diano, i sindaci hanno chiesto al prefetto di convocare un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, segno di una crescente preoccupazione e di un’esigenza urgente di intervento.

L’amarezza del poeta traspare con forza mentre descrive un paese colpito non solo dalla paura dei furti, ma anche da un clima di solitudine e sfiducia. “Fa male vivere in un paese dove ogni giorno avvengono due, tre di questi ingressi abusivi nelle case”, denuncia Arminio, sottolineando come il fenomeno stia lasciando un segno profondo nella comunità.

Dopo aver inizialmente parlare del suo ultimo libro Caraluce, Arminio ha deciso di dedicare la giornata all’ascolto della sua gente, parlando con chi condivide la stessa angoscia. Un modo per dimostrare solidarietà concreta, lontano dalla promozione letteraria e vicino alla realtà quotidiana di chi si sente insicuro nella propria casa.

Franco Arminio

Il poeta lancia anche una proposta: organizzare un’assemblea per confrontarsi sullo sconforto che sta attanagliando il paese. Tuttavia, la paura è ormai radicata al punto che molti evitano persino di uscire, temendo che al loro ritorno possano trovare la propria casa violata. “Siamo al punto in cui la vita comunitaria è una larva tristissima – scrive – e ognuno deve trovare da solo un senso alla sua giornata, compresa la paura di trovarsi di fronte a qualcuno che cerca non il tuo essere, ma i tuoi averi”.

Un grido di allarme e un appello alla comunità, affinché si ritrovi il coraggio di affrontare insieme una situazione che, giorno dopo giorno, sta minando la serenità e il senso di appartenenza a un luogo che dovrebbe essere rifugio, non fonte di paura.

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