Di Giuseppe Geppino D’Amico
Da un disegno un’idea; dall’idea un progetto di rigenerazione urbana. Si può sintetizzare così l’iniziativa del Rotary Club di Eboli che ha dato vita al “MemoriaFuturo Lab”, un gruppo rotariano di comunità che unisce cittadini e associazioni con l’obiettivo di rigenerare spazi urbani e recuperare la memoria storica locale. Il progetto, patrocinato dal Rotary Club di Eboli, si ispira agli ideali rotariani di amicizia e servizio, proponendosi di contrastare la povertà culturale attraverso azioni concrete sul territorio. “MemoriaFuturo Lab” punta a recuperare, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale del centro storico di Eboli.

La rigenerazione urbana diventa un’occasione per rafforzare la coesione sociale e il senso di appartenenza alla comunità, restituendo nuova vita a luoghi dimenticati attraverso attività condivise di pulizia, conoscenza e valorizzazione con installazioni artistiche contemporanee. Il progetto sarà presentato domenica 23 febbraio 2025 (ore 9.30) presso la Sala San Lorenzo, in via San Lorenzo 1, a Eboli. Dopo i saluti istituzionali del presidente del Club, Vincenzo Panico, del sindaco di Eboli, Mario Conte, dell’Assessore alla Cultura, Lucilla Polito e della Direttrice dell’ICATT, Concetta Felaco, il programma (V. locandina) prevede una tavola rotonda, coordinata dal past president del Club Carlo Mirra, con gli interventi di Francesca Spera, Pasquale Ciao (Referente di MemoriaFuturo Lab), Alberto Vernosce (Presidente Interact), Monica Faiella (Responsabile Area Educativa ICATT) e Giuseppe Nardini (DGN Distretto Rotary 2101). Concluderà i lavori il Governatore in carica, Antonio Brando. Durante l’incontro verranno illustrate l’idea progettuale e il calendario delle prossime attività. A seguire, i partecipanti si sposteranno presso gli Antichi Lavatoi Pubblici di Eboli, situati in via Barbacani, per la prima attività di pulizia, guidati da Pasquale Ciao, maestro d’arte alla guida del progetto, che in maniera attiva ha abbracciato l’iniziativa. Questo luogo, un tempo punto di incontro delle donne del paese, dove si lavavano i panni prima dell’avvento delle lavatrici, oggi si trova in uno stato di degrado. Restituire dignità a questo spazio significa preservare una parte importante della memoria collettiva. “MemoriaFuturo Lab” si propone come un modello di volontariato innovativo, coinvolgendo le cosiddette “comunità di eredità” nella cura del patrimonio locale. Il progetto mira a costruire un dialogo tra passato e futuro, trasformando la tutela del territorio in un’opportunità di crescita condivisa.
Polla, Jacob Philippe Hackert Auletta, Jacob Philippe Hackert
Ogni cittadino può fare la differenza partecipando attivamente a questa iniziativa. Attraverso la pulizia, la conoscenza dei paesaggi storici e la loro successiva valorizzazione, si rafforzerà il legame tra le persone e il territorio, promuovendo nuove idee per il futuro della comunità. L’idea si deve a Francesca Spera, architetto urbanista e già presidente del Rotary Club, quando ha preso visione di un artistico disegno di Eboli realizzato da Jacob Philippe Hackert, uno dei più noti paesisti dell’età neoclassica, formatosi in patria nell’ambito familiare e all’Accademia di Belle Arti di Berlino. Nel 1765 è documentata la sua presenza a Parigi, dove ben presto acquisì grande fama; nel 1768 l’artista partirà per l’Italia giungendo a Roma dove si dedicò a dipingere paesaggi e vedute, spingendosi a visitare i luoghi più suggestivi della campagna laziale ma privilegiando Tivoli dove soggiornò ben quattro mesi. Successivamente, a partire dal 1786, Hackert svolge la propria attività tra Napoli e Roma, non disdegnando viaggi lungo i paesi della penisola, documentati da straordinari dipinti. Nel Principato Citra fu particolarmente attivo a Paestum e Persano ma non trascurò altre località anche perché il Re Ferdinando IV lo inviò a Polla perché testimoniasse con la sua pittura l’andamento dei lavori di sistemazione del fiume Tanagro.

Devo la conoscenza del dipinto, un olio su tela di grande dimensione (136 x 98 cm), alla disponibilità dell’architetto Costabile Cerone, che nel 2022 ha dedicato all’artista un quaderno, “Paestum e Persano nel regno di Napoli”. È una testimonianza storica di grande interesse. Che si tratti di Polla non ci sono dubbi: lo si nota facilmente perché a differenza di altri artisti Hackert propone una lettura naturale dei luoghi. Inoltre, è ben leggibile in basso a sinistra l’iscrizione: “Veduta della Valle di Diano presa da vicino la Polla col canale, che sua M. Re Ferdinando IV fece fare, per rendere i terreni fertili e l’aria salubre. Filippo Hackert dipinse, 1797”. Evidentemente, passando per Eboli e Auletta realizzò due disegni di notevole pregio. Proprio osservando il disegno di Eboli l’architetto Francesca Spera ha intuito potesse trattarsi degli Antichi Lavatoi Pubblici di Eboli, a cui il progetto “MemoriaFuturo Lab” è dedicato.