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Giornata del malato, Mons. Antonio De Luca (VIDEO): “La nostra Sanità non può dipendere da un algoritmo”

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Celebrata presso l’Ospedale “Luigi Curto” di Polla la XXXIII Giornata mondiale del malato, un momento di riflessione e solidarietà verso chi affronta la malattia. La Giornata Mondiale del Malato, istituita da Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio del 1992, è un’occasione speciale per riflettere sulla sofferenza, la cura e il valore della solidarietà verso chi vive momenti di malattia. Celebrata ogni anno l’11 febbraio, in concomitanza con la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, questa giornata è un richiamo universale alla compassione e alla vicinanza. Il tema scelto per ogni anno offre uno spunto per meditare su aspetti fondamentali dell’assistenza e dell’umanità. Recentemente, Papa Francesco ha sottolineato il valore di una cura che non è solo tecnica, ma anche umana, capace di ascoltare e accompagnare chi soffre. La riflessione per questa giornata si articola su alcuni punti chiave: la centralità del malato e il ruolo della fede.

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“Nel giorno di Nostra Signora di Lourdes, si celebra un momento di preghiera, riflessione e condivisione dedicato a chi vive la sofferenza e a chi opera quotidianamente al servizio della salute” ha affermato il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Padre Antonio De Luca– che anche quest’anno ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica. Presenti il Direttore Sanitario del Presidio, Luigi Mandia, il responsabile amministrativo, Antonino Di Domenico, il Vicario Diocesano, don Giuseppe Radesca, il parroco di San Pietro di Polla, don Pasquale Russo, il cappellano fr. Carlo Basile, il cappellano militare, don Mimmo Rossi, il padre Guardiano del Santuario di Polla, Fr. Marco della Rocca, rappresentanti dell’Unitalsi di Padula e dell’Associazione Volontari Ospedalieri.

“Il tema scelto per questa edizione -ha affermato Padre Antonio De Luca- è lo stesso del Giubileo, la speranza, intesa come forza che sostiene chi affronta la malattia e chi si prende cura dei più fragili”. Nel corso dell’Omelia Padre De Luca ha parlato anche dei problemi della sanità che “non può essere gestita affidandosi ad un algoritmo. Lotteremo per dare vigore e forza alle iniziative che mirano a potenziare i servizi sanitari; occorrono partecipazione e corresponsabilità e dare spazio al terzo settore applicando il principio della sussidiarietà. Ci sono 5.000.000 di persone che vivono sotto la soglia di povertà e 1.500.000 minori che vivono una povertà educativa. Bisogna tornare all’umanesimo”.

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Sul tema della corresponsabilità si è soffermato anche il direttore sanitario del Presidio, Luigi Mandia, il quale ha invitato gli operatori a dare un maggiore contributo “evitando la frase non mi compete, perché non dobbiamo dimenticare che siamo al servizio delle persone che soffrono”.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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