Search

Il ritorno dell’America

di Carmine Pinto

Gli Stati Uniti sono tornati. Il presidente colombiano Gustavo Petro ne ha preso atto, durante la più grave crisi diplomatica latino-americana degli ultimi anni. Gli USA avevano inviato alcuni immigrati illegali a Bogotà. Il governo colombiano li ha respinti. Nel giro di pochi minuti Trump ha annunciato sanzioni, dazi e niente visti per i colombiani. Petro prima ha proclamato ritorsioni di ogni tipo, poi è subito tornato indietro. La Casa Bianca ha annunciato trionfalmente che tutte le sue condizioni erano state accettate da Bogotà, ma questa resta sub iudice.

Non è una crisi da poco, un colpo tremendo per Petro, già accusato del disastro economico, di relazioni con il narcotraffico, sodalizio con il dittatore venezuelano Nicolas Maduro. l’ELN, la principale narco-guerriglia marxista colombiana ha appena scatenato una serie di attentanti e massacri nella regione del Catatumbo. Petro si è rivolto a Maduro. Ora l’opposizione e la stampa colombiane sono scatenate, per questa scelta e per la politica schizofrenica con Washington.

DONALD TRUMP
presidente degli U.S.A.

La questione è interna a una sfida portata globale. Gli USA, dopo la fine della Guerra fredda, sono stati cauti con l’America Latina. Una linea confermata dall’ultima presidenza: Biden aveva tentato un dialogo con i regimi venezuelano e cubano, per spingerli verso un processo di democratizzazione, poi ha preso atto che era impossibile. Invece il massiccio sostegno del voto latino a Trump ne ha mostrato un nuovo e potente posizionamento, conservatore e populista.

Il segretario di stato Marco Rubio interpreta questa politica: contesta la debolezza verso le dittature di Cuba, Venezuela e Nicaragua, sostiene i liberali populisti dall’Argentina al Salvador. Trump è andato oltre, rivendicando il controllo del canale di Panama. In entrambi i casi la Colombia, per oltre un secolo il principale alleato degli USA in regione, è al centro di questa partita, integrata nel sistema Panama e sponda del castro-chavismo. La sconfitta di Petro apre la porta all’opposizione colombiana, ma soprattutto mostra che i tempi sono cambiati. Gli USA sono tornati, non con il volto cauto di Biden, ma quello potente, aggressivo e insondabile del presidente Trump.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close