Di Antonio Sica
Al 1° gennaio 2024 è Teggiano, con ben 6 centenari, a guidare la classifica per numero di centenari residenti nei comuni nel Vallo di Diano. Sul podio anche Sala Consilina (con 5 centenari) e Padula (4 centenari). I dati ISTAT più recenti, contenuti nel rapporto “I centenari in Italia – 2024”, evidenziano un significativo aumento del numero di centenari in tutta la provincia di Salerno, passati da 169 a 343 in quindici anni, con un incremento del 110%. È un fenomeno che si riflette anche nei comuni del Vallo di Diano e del Cilento, dove si registra una densità crescente di anziani.
Negli ultimi anni, la longevità ha assunto sempre più un ruolo centrale nell’analisi demografica, soprattutto nei piccoli centri delle aree interne, come quelli del Vallo di Diano. Con 343 centenari registrati al 1° gennaio 2024, la provincia di Salerno si posiziona al terzo posto in Campania per densità di centenari, con 32 ogni 100.000 abitanti, dietro Avellino (51 ogni 100.000) e Benevento (45 ogni 100.000). I dati provinciali rivelano che le donne costituiscono il 78% (268) dei centenari, in linea con il dato nazionale, mentre gli uomini rappresentano il restante 22% (75). Il comune capoluogo, Salerno, guida la classifica provinciale con 64 centenari, seguito da Eboli (17), Battipaglia (13) e Cava de’ Tirreni (12). Ovviamente anche i piccoli comuni, come quelli del Vallo di Diano e del Cilento, contribuiscono significativamente alla longevità complessiva della provincia.
I longevi nel Vallo di Diano
Nel Vallo di Diano, un’area che unisce tradizione e legami sociali forti, la longevità è ben rappresentata. Ecco alcuni numeri (aggiornati secondo i recenti dati Istat) dei centenari nei principali comuni:
- Teggiano: 6 centenari, un numero importante per la città d’arte del Vallo di Diano, che conta circa 7mila residenti
- Sala Consilina: 5 centenari, un numero considerevole che riflette il ruolo della città capofila del Vallo di Diano con i suoi circa 12mila residenti
- Padula: 4 centenari per la città della Certosa, che vanta circa 4700 residenti
- Buonabitacolo: 3 centenari anche nel piccolo comune valdianese che conta circa 2400 residenti
Anche gli altri comuni valdianesi, pur non presenti nei dati Istat relativi ai centenari, presentano un’alta densità di anziani ultraottantenni, e si confermano protagonisti nel panorama della longevità provinciale. Così come pure il Cilento, area nota per la dieta mediterranea e uno stile di vita salubre, è un’altra zona chiave della provincia di Salerno in termini di longevità. La cultura locale, il forte legame familiare e la dieta mediterranea sono fattori chiave nella longevità. La maggior parte degli anziani del Vallo di Diano e del Cilento vive in famiglia, beneficiando di un contesto che valorizza la solidarietà intergenerazionale. Questo modello di vita rappresenta certamente un elemento protettivo per la salute fisica e mentale.
Un territorio che invecchia: le sfide della sostenibilità e dei servizi
La longevità è certo motivo di orgoglio, ma pone anche sfide significative. Nella provincia di Salerno, la popolazione ultraottantenne rappresenta il 6,6% del totale, con oltre 69.000 residenti. E, purtroppo, il fenomeno dello spopolamento giovanile e il calo delle nascite influenzano fortemente i piccoli centri. Il Vallo di Diano e il Cilento non fanno eccezione: molti giovani emigrano in cerca di opportunità, lasciando spazio a una popolazione sempre più anziana. L’invecchiamento della popolazione impone, inevitabilmente, una pianificazione strategica per migliorare i servizi dedicati agli anziani. In questo senso emerge dunque la necessità di rafforzare il sistema sanitario, che in particolare nell’ultimo periodo non è certo esente da problematiche. Altra necessità è quella di incrementare sempre più l’assistenza domiciliare, garantendo un’infrastruttura sociale sostenibile. Investire sempre di più nel benessere degli anziani rappresenta al tempo stesso una necessità ma anche una opportunità per il territorio: il Vallo di Diano e il Cilento sono microcosmi dove tradizione, legami sociali e longevità si intrecciano, ma dove pure è ormai da tempo evidente che è essenziale affrontare il fenomeno dello spopolamento e quello dei servizi. Solo così queste aree dalle grandi potenzialità (un “refrain” che ci sentiamo ripetere ormai da decenni) potranno ambire a diventare modelli di sostenibilità sociale e sanitaria.
Ecco l’elenco degli anziani (centenari) nei comuni salernitani (dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2024):
Salerno: 64 centenari; Eboli: 17 centenari; Battipaglia: 13 centenari; Cava de’ Tirreni: 12 centenari; Nocera Inferiore: 11 centenari; Pontecagnano Faiano: 7 centenari; Capaccio Paestum: 6 centenari; Mercato San Severino: 6 centenari; Pagani: 6 centenari; Teggiano: 6 centenari; Agropoli: 5 centenari; Angri: 5 centenari; Baronissi: 5 centenari; Castel San Giorgio: 5 centenari; Centola: 5 centenari; Montecorvino Rovella: 5 centenari; Palomonte: 5 centenari; Sala Consilina: 5 centenari; Scafati: 5 centenari; Albanella: 4 centenari; Bellizzi: 4 centenari; Cicerale: 4 centenari; Nocera Superiore: 4 centenari; Padula: 4 centenari; Sarno: 4 centenari; Vallo della Lucania: 4 centenari; Aquara: 3 centenari; Buccino: 3 centenari; Camerota: 3 centenari; Maiori: 3 centenari; Perdifumo: 3 centenari; Perito: 3 centenari; Piaggine: 3 centenari; Pollica: 3 centenari; Postiglione: 3 centenari; Roccadaspide: 3 centenari; Sapri: 3 centenari; Tramonti: 3 centenari.
I centenari in Italia – 2024
Per effetto di una maggiore longevità, al 1° gennaio 2024 oltre l’80% dei 22.552 centenari residenti in Italia e quasi il 90% dei 677 semi-supercentenari (individui di 105 anni e più) è di genere femminile.
I supercentenari (individui di 110 anni e più) ancora in vita al 1° gennaio 2024 sono 21, di cui soltanto uno di sesso maschile, e sono più che raddoppiati rispetto al 2009, quando se ne contavano 10. Fino a ottobre 2024 il decano d’Italia ancora in vita ha superato i 110 anni e risiede in Basilicata; la decana, invece, risiede in Emilia-Romagna e, nello stesso mese, ha spento 114 candeline. Nell’arco temporale 2009-2024, ben 8.521 individui hanno superato i 105 anni di età, di cui oltre 7.500 donne. I nomi più diffusi sono Giuseppe per i maschi e Maria per le femmine. Sono quasi tutti vedovi\e e i coniugati sono molto più numerosi delle coniugate. Al 1° gennaio 2024 la regione con la concentrazione più elevata di centenari è la Liguria (61 ogni 100 mila residenti), seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). Per la popolazione semi-super centenaria è il Molise la regione con la maggiore concentrazione, 3,1 ogni 100mila residenti, seguita dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1).