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Nuovo libro di Michele Marsico dedicato alle Chiese e alle Cappelle di Auletta

Di Giuseppe Geppino D’Amico

È stato presentato a Polla il libro “Chiese e Cappelle nel paese e fuori sul territorio” (Ed. Grafica Martino), scritto da Michele Marsico, Preside Emerito dell’Istituto comprensivo di Auletta. La manifestazione ha inaugurato a Polla la nuova sede dell’Università Popolare della Terza Età presso la Casa dell’Architettura ai Cappuccini. Dopo l’introduzione della Coordinatrice, Carmen Stabile, sono intervenuti i sindaci di Polla, Massimo Loviso, e di Auletta, Antonello Caggiano, ed altri amministratori dei due comuni. Ha coordinato i lavori Giovanni Cammardella. Il libro, di facile lettura, è un atto d’amore dell’Autore per il proprio Paese; mette insieme tanti tasselli che consentiranno una migliore conoscenza della storia religiosa del paese. Infatti, con questo libro Michele Marsico approfondisce la conoscenza delle Cappelle esistite e quelle ancora esistenti fuori ed internamente le mura del centro urbano di Auletta, frutto delle sue appassionate ricerche documentali iniziati decenni fa, relative alle visite pastorali degli Arcivescovi di Conza, effettuate tra il 1571 ed il 1742. “L’architettura del saggio – si legge nella prefazione di Luigi Langone, intervenuto nel corso della presentazione – è stata costruita su una consistente mole di documenti nella quale l’Autore dimostra una rilevante padronanza delle fonti.

La pienezza dei contenuti fa sì che il testo si rivolga ad un ampio pubblico, in particolare a chi volesse avvicinarsi ad un aspetto storico non consueto quale, appunto, le visite pastorali generate dal Concilio tridentino (1545 – 1563), che ebbe come obiettivo, in risposta alla Riforma protestante, la rivisitazione dei metodi di formazione del clero e il perfezionamento degli strumenti di controllo delle fede cattolica, oltre naturalmente alla discussione in materia di dogmi e di dottrina… Questo ennesimo lavoro del Prof. Marsico è un saggio di storia locale di notevole spessore e tale sarà considerato da coloro che avranno il piacere di leggerlo. In particolare, i futuri cultori di storia locale, che spero saranno molti, certamente riterranno questo saggio una fonte preziosa ed autorevole di un argomento storico inedito”. Ed è proprio da queste considerazioni che parte questo nuovo lavoro di Michele Marsico che anche stavolta incontrerà il favore dei lettori. Nel libro l’Autore propone le voci di fedeli oranti, i travagli della penitenza dalla quale l’anima risorge rinnovandosi e diviene capace di contemplare le cose e le vicende che circondano le miserie umane e i bisogni di tanta povera gente, i silenzi collegati ad un mondo dalla freschezza antica, accattivante. Oltre alle chiese situate nelle periferie e a quelle non più esistenti, ampio spazio è riservato ad una chiesa già descritta in passato, la Chiesa Madre di San Nicola di Myra per offrire ai concittadini e ai lettori una corretta e più esaustiva informazione sui tesori che ancora si è riusciti a conservare.

Parlando della Chiesa Madre è d’obbligo ricordare San Donato, patrono di Auletta, un paese fortunato perché ha come Patrono un Santo che in paese c’è stato e questo è un privilegio che non molti paesi possono vantare. Altra parte di rilievo del libro è data dal rapporto tra Chiesa e fedeli, un argomento che ancora oggi in alcuni casi continua a creare problemi ma che, fortunatamente, in passato era diverso: il modo di procedere durante la processione; i soldi e gli ex voto da appendere alla statua, argomenti che, purtroppo, stanno creando anche in diversi centri della nostra provincia seri problemi tra gli organizzatori dei festeggiamenti civili e le Autorità ecclesiastiche. Di notevole rilievo la vicenda della Grotta dell’Angelo, dedicata a San Michele. Marsico pubblica diversi documenti del XVIII secolo relativi alle liti sulla titolarità della grotta tra il Clero di Auletta e quello di Polla. Vicenda che nel secolo scorso è stata oggetto di una diatriba dalla durata quasi centenaria tra i comuni di Auletta e Pertosa nelle aule di un tribunale. Ma questo ci porterebbe troppo lontano e sulla vicenda non tutti sarebbero (e sono) d’accorso. Quindi, meglio evitare. Per carità di Patria.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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