Di Giuseppe Geppino D’Amico

Sono oltre 350 milioni le persone affette da diabete mellito e 3 milioni ogni giorno muoiono per le patologie ad esso correlate. Queste le cifre rese note in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra ogni anno il 14 novembre a partire dal 1991, quando è stata istituita dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, in risposta all’incidenza crescente del diabete nel mondo. Il 20 dicembre 2006 l’Assemblea Generale delle Nazione Unite ha adottato la risoluzione 61/225 che sancisce ufficialmente la Giornata Mondiale del Diabete come giornata ufficiale dell’ONU e riconosce il diabete come “una malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”.
Nel Vallo di Diano è attivo da tempo un ambulatorio di Diabetologia presso il Distretto Sanitario di Sala Consilina dove abbiamo intervistato la dott.ssa Mara Pizzo per avere indicazioni su come riconoscere i sintomi del diabete, sull’importanza della sensibilizzazione e sulle novità terapeutiche.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità distingue due forme principali di diabete: il diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito di tipo 2, alle quali si aggiungono il diabete gestazionale o gravidico e altre forme meno comuni. È fondamentale agire sulla prevenzione (in particolar modo per il Diabete Mellito tipo 2) perché l’impatto della malattia dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul SSN e sui servizi regionali è molto importante: basti pensare che la riduzione di aspettativa di vita nella persona con diabete non in controllo metabolico è di 7-8 anni, il 60% almeno della mortalità per malattie cardiovascolari è associata al diabete, il 38% delle persone con diabete ha insufficienza renale che può portare alla dialisi, il 22% delle persone con diabete ha retinopatia, il 3% delle persone con diabete ha problemi agli arti inferiori e piedi.

Il 32% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni) con prevalenza del 10% fra le persone di 50-69 anni. Tutto ciò comporta l’8% del budget SSN assorbito dal diabete con oltre 9,25 miliardi di euro di soli costi diretti (quelli dovuti alla spesa per farmaci, prestazioni ambulatoriali, diagnostica e ricoveri), a cui ne vanno aggiunti altri 11 di spese indirette (assenza dal lavoro, diminuzione di produttività, ecc..). Il progetto della Giornata Mondiale del Diabete prevede due distinti target di riferimento: la popolazione che non conosce il diabete e le istituzioni.
Comunicare il diabete a chi non lo ha non è semplice. Si tratta di una malattia con diverse forme (le principali, come abbiamo detto, sono il diabete tipo 1 e il tipo 2). È di fondamentale importanza sapere come riconoscere il tipo 1 per evitare possibili ritardi nella diagnosi, principalmente nel caso di bambini e giovani.
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Sulle problematiche legate al diabete va registrato l’impegno della ASL Salerno, che due mesi fa ha portato a completamento la procedura per l’assunzione di 14 diabetologi, che sono entrati in servizio nella scorsa settimana. Il concorso era stato inizialmente bandito per 9 posti, ma nell’ottica della politica di rafforzamento della rete diabetologica aziendale, voluta dalla Direzione Generale, è stato deciso di aumentare il numero degli assunti da 9 a 14. Tutti i nuovi medici assunti, inoltre, operano su 38 ore settimanali, in modo da rispondere meglio alle esigenze dell’utenza di tutto il territorio provinciale, che va da Scafati a Sapri.

Direttore Generale ASL SA
Per il Direttore Generale dell’Asl, ing. Gennaro Sosto “con questa iniziativa stiamo dando seguito alla programmazione che avevamo impostato, e le assunzioni fanno parte di una strategia complessiva per dare le migliori risposte ad una delle patologie a più alta prevalenza sul territorio nazionale. Inoltre, sono in arrivo le linee guida della Regione Campania per la prescrizione di sensori, linee che permetteranno ai diabetologi di prescrivere ai pazienti sensori a basso costo”. Nelle unità operative complesse di Medicina degli ospedali, i medici potranno prescrivere i presidi terapeutici solo per trenta giorni (successivi alle dimissioni ospedaliere), trascorsi i quali successivamente il paziente verrà indirizzato ai Centri Diabetologici territoriali per lo scarico e l’inserimento dati nella cartella informatizzata, la valutazione della terapia e l’ingresso in Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale.
Sull’argomento lavorano con particolare impegno la dott.ssa Paky Memoli (Responsabile del Dipartimento di Diabetologia e Coordinamento dei Centri Anti Diabete) e la dott.ssa Rosa Zampetti (Responsabile del Dipartimento per la Promozione della salute).