Di Giuseppe Geppino D’Amico

È stata la Chiesa Madre di Sant’Arsenio ad ospitare la cerimonia conclusiva della VII edizione del Festival della Teologia “Incontri” che si svolge nei mesi estivi nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Il Premio Incontri viene assegnato annualmente a uno dei protagonisti della vita pubblica nazionale che si è particolarmente distinto sul tema dell’anno. Tema di quest’anno l’ecologia e, non a caso, il riconoscimento è stato assegnato a padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, in provincia di Napoli, da sempre impegnato nella lotta contro i clan, per la difesa dell’ambiente e della vita.
GUARDA L’INTERVISTA A DON MAURIZIO PATRICIELLO:
Presenti alla cerimonia il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro padre Antonio De Luca, il parroco di Sant’Arsenio, don Angelo Fiasco, che prossimamente lascerà la parrocchia per assumere la guida della Cattedrale di Santa Maria Maggiore di Teggiano, e Raffaella Tardio, Presidente Diocesana di Azione Cattolica.
GUARDA L’INTERVISTA A MONS. ANTONIO DE LUCA:
Al termine concerto della Corale “Amici della Musica” di Sant’Arsenio che ha eseguiti alcuni brani di musica sacra. Ha coordinato gli interventi Vito Rizzo, ideatore del Premio, che ha così spiegato il senso dell’iniziativa: “Il Festival della Teologia rientra nello stile della Chiesa in uscita tanto caro a Papa Francesco. Si tratta di portare nelle piazze, perché è lì che si svolge il Festival, una proposta alternativa che sappia anche mostrare come la Teologia n on vada relegata alla Parrocchia o alle Aule Accademiche, ma sia un esercizio che coinvolge ciascuna persona che si sente in ricerca”. Il Festival della Teologia, giunto quest’anno alla sua settima edizione, è promosso dall’Azione Cattolica in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Matteo” di Salernoe con la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale della quale l’ISSR è diretta emanazione. Nelle sue tappe estive sono state coinvolte anche le Diocesi di Vallo della Lucania, con le tre serate in piazza ad Agropoli (SA) con l’intervento di docenti della facoltà teologica (Antonio De Marco, Filomena Sacco e Roberto Piemonte), e l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, con la mostra ScanDalì nel Comune di Caggiano (SA).


Padre Maurizio Patriciello è una figura di riferimento nella lotta alla camorra, tanto da dover viaggiare da anni sotto scorta per aver denunciato pubblicamente le connivenze che hanno deturpato il territorio campano per favorire gli interessi dei clan della camorra. Il suo impegno si caratterizza anche per una strenua difesa della vita nascente nella piena fedeltà a quella cultura del creato che Papa Francesco ha posto in evidenza nella Laudato si’ attorno al concetto di ecologia integrale. Proprio la capacità di farsi interprete del Vangelo vissuto nelle periferie esistenziali dalle quali si lascia costantemente coinvolgere fa di padre Maurizio Patriciello un testimone autentico di quella cultura del creato che mette al centro ogni uomo nella sua piena dignità. Nel corso di una breve intervista rilasciata a vallopiu.it si è anche detto lieto di ricevere il riconoscimento a Sant’Arsenio, il paese di origine del Vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, nella cui Diocesi ricade la parrocchia di Caivano dove don Patriciello svolge il suo magistero. Questa la motivazione del Premio:”Voce di uno che grida nel deserto: nel deserto dell’omertà, nel deserto delle coscienze sopite, nel deserto delle convenienze di parte. Ma il grido del Vangelo risuona nella vita, nelle parole e nelle opere di padre Maurizio Patriciello e ricorda a tutti che soltanto nella pienezza dell’ecologia integrale si può costruire un nuovo senso di pace, di fraternità e di amore”.
Negli anni scorsi hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita, Antonia Salzano, madre del beato Carlo Acutis, Gianluca Guida, direttore del carcere minorile di Nisida, Giuseppina De Simone, coordinatrice del Biennio di Specializzazione in Teologia Fondamentale sull’esperienza religiosa nel Mediterraneo, Michele D’Avino, ideatore della Summer School for Peace.