Di Antonio Sica – AGGIORNATO CON VIDEO E INTERVISTE

Cercare di abbattere le distanze tra il centro e la periferia, tra le istituzioni e i giovani: sono concetti che ci piacciono, e per questo ci piace questo Assessore Regionale alla Scuola, Lucia Fortini. Che all’inizio dell’anno scolastico si sciroppa due ore e mezza di viaggio da Napoli (e due e mezza al ritorno) per venire nel Vallo di Diano, augurare buon anno scolastico agli studenti del Pomponio Leto di Teggiano e inaugurare una nuova struttura scolastica a Buonabitacolo.

“Lei -ha raccontato a Teggiano il consigliere regionale Corrado Matera, che con la Fortini ha condiviso il ruolo di Assessore nella prima Giunta De Luca- era stata convocata a Roma, per la conferenza Stato-Regioni: ma non ha voluto “dare buca” a un territorio spesso dimenticato e sottovalutato”.

Le azioni concrete sono importanti, e alla Fortini tutti riconoscono lo sforzo di tentare di sopperire alle ataviche carenze della scuola attraverso finanziamenti e progetti regionali, rivolti anche a ridurre il divario tra aree metropolitane e aree interne, e provando a barcamenarsi tra le difficoltà e i tagli imposti da Roma. Ma anche i segnali e i simboli sono importanti, e in questo senso la Fortini ci piace perché la sua presenza a Teggiano –alla quale abbiamo assistito– non si è limitata a una partecipazione statica, o al solito discorso formale formulato dall’altro lato del tavolo delle istituzioni: abbiamo invece visto un assessore regionale a suo agio in mezzo agli studenti, impegnata a cercare il dialogo con loro con un sorriso spontaneo e non tirato fuori dal cassetto per l’occasione. Con grande stupore degli stessi ragazzi, che a questa “ricerca di dialogo” tra adulti e giovani non sono certo abituati. Ci piace la Fortini perché è stata docente, conosce l’importanza della scuola e della formazione, ma dice ai ragazzi “non vi scoraggiate se vi capita di sbagliare, perché capita a tutti noi. Siate curiosi, non date nulla per scontato, e ricordate che cambiare idea è sempre possibile”. Insomma ci piace che l’Assessore regionale alla Scuola abbia scelto il Vallo di Diano per inaugurare il nuovo anno scolastico, ma soprattutto ci piacciono i segnali che ha dato: tutte le scuole e tutti i territori sono uguali, e ai nostri giovani non servono critiche e dogmi preconfezionati, ma attenzione e rispetto.
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