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Dal Santuario di Polla ai devoti di Sant’Antonio un messaggio di speranza e di consolazione – Lucia Giallorenzo per Vallo Più

Di Lucia Giallorenzo

L’allestimento dell’infiorata antoniana a cura di fr. Carlo Basile Ofm sulle scale del Santuario di Polla, dona un tocco di armonia e di vivacità tanto da poter immaginare, che quei fiori e colori simbolicamente rappresentino il desiderio di bene nel cuore di ciascuno. È l’armonia che tante volte manca nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle comunità. Sono i fiori delle nostre virtù che vorremmo coltivare ma la cui crescita trova ostacoli e limiti concreti. I fiorellini, sono come i bimbi che i genitori affidano alla protezione del Santo per una crescita sana e santa. Ci sono altri fiori, come quelli che compongono il saio di Sant’Antonio dal colore più vicino ai giorni feriali dell’esistenza. Il devoto di Sant’Antonio è invitato a salire per raggiungere l’ingresso del santuario. È necessario il suo impegno nella salita che gradino, dopo gradino lo condurrà alla meta, alla sua serenità.

Il 12 giugno si ricorda il transito di Sant’ Antonio e nel Santuario il prodigio della lacrimazione avvenuta in questi giorni nel 2010. La festa di Sant’ Antonio presso il Convento è molto sentita dalla comunità locale che ha partecipato alla tredicina iniziata il 31 maggio fino al 12 giugno. Ci sono state in paese varie iniziative coinvolgenti legate alla tradizione di Sant’Antuniello.  

Oggi nella Solennità di Sant’Antonio il programma è iniziato con il solenne Pontificale presieduto dal vescovo diocesano padre Antonio De Luca alle ore 6.30, seguito dalla messa per i benefattori presieduta da fra Ippolito Stabile Ofm. Alle 9.30, 10,30 e 11.30 i frati minori celebreranno messe con benedizioni dei bambini e confessioni, alle ore 17.30 sarà celebrata la messa per i portatori della statua presieduta da fr. Raffaele Petti, Ofm, rettore del Santuario. Alle ore 18.00 processione del Santo per le vie del paese. Domani 14 giugno, ci sarà la messa del ringraziamento alle ore 18.30 con il canto del Te Deum.

Chiediamo a fr. Carlo Basile un messaggio di consolazione e di speranza per i devoti che leggono l’articolo e per quanti hanno sete di consolazione.

“Desideriamo chiedere al Signore che ancora oggi possano innalzarsi tante voci come quella di Antonio. Non smaniose di esibirsi o di avere ragione, ma animate dall’intimo desiderio di consolare, benedire, sostenere passi vacillanti, ridestare sogni di pace. Chiediamo a Sant’Antonio di intercedere presso il Signore affinché ogni terra martoriata dalla violenza possa essere visitata dalla pace. Sono tante le popolazioni che soffrono: o perché minacciate quotidianamente dalle armi, o perché scandalosamente sfruttate dai potenti, o perché dimenticate nell’indifferenza, lasciate in balìa di ostilità distruttive, in preda a forze che sembrano inarrestabili. Manda, o Signore il tuo angelo di pace e consolazione. Attraverso il segno delle lacrime possiate sperimentare questo dono che rinnova e il cuore e dona speranza”.

È per te che leggi, il messaggio di consolazione e di speranza sapendo che, come nella tua, nella mia e nella vita di tutti ci sono giorni vivaci come nell’infiorata ma anche quelli che nessuno nota, perché potrebbero essere in solitudine, messi alla prova dalla sofferenza e dai combattimenti quotidiani. È l’invito di oggi a salire, a non arrendersi, a credere ai passi possibili in compagnia della fede. 

LUCIA GIALLORENZO

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