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Monte San Giacomo, presentato il progetto per il restauro della Cappella San Gaetano del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano

Foto e video di Vincenzo Caporrino

È stato presentato nello storico Palazzo Marone di Monte San Giacomo il progetto del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano per il restauro della Cappella San Gaetano. Presenti alla manifestazione il Presidente del Club, Pasquale Gentile; il sindaco di Monte San Giacomo, Angela D’Alto; il progettista arch. Domenico Paladino (past president del club); l’ing. responsabile dei lavori, Vincenzo Nicodemo, e il Parroco Don Vincenzo Gallo (socio onorario del Rotary). “Con questa iniziativa –ha affermato il presidente del Rotary, Pasquale Gentile, intendiamo portare a termine un progetto che stava particolarmente a cuore al nostro Presidente, Enzo Racioppi, improvvisamente scomparso nel dicembre scorso”.

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Il progetto prevede i seguenti lavori:

Per la nicchia affrescata: Rimozione di depositi superficiali incoerenti; Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti; Consolidamento, ristabilimento della coesione della pellicola pittorica; Pulitura, rimozione di depositi superficiali mediante applicazione di miscele di Sali inorganici; Stuccatura di fessurazioni, fratturazioni e cadute degli strati d’intonaco; Reintegrazione pittorica, riduzione dell’interferenza visiva; Verniciatura finale, protezione superficiale mediante applicazione di resina acrilica in soluzione.

Per il Portale in pietra: Pulitura con idropulitrice a bassa pressione; Pulitura con impacchi localizzata; Stuccature; Protettivo finale idrorepellente.

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La chiesa di San Gaetano, ubicata in località Calancone, risale al secolo XVIII. Venne eretta per l’interesse particolare del Rettore del Seminario Diocesano Arciprete don Mattia Calabrese sulle vestigia di una vecchia casupola rurale annessa ad un antico palazzo del paese, mentre, ancora una volta, furono i cittadini a donare gran parte dei loro beni per l’inizio dei lavori. A differenza delle restanti chiese del borgo, edificate cum hospitale annexo, in tale edificio sacro non si godeva asilo, né pubblico né politico, come attesta l’iscrizione marmorea posta alla sommità del portone d’ingresso: Qui non si gode asilo – A. D. 1772.

Attualmente, all’interno si conservano statue e affreschi di grande valore artistico e culturale (San Gaetano, San Francesco, San Pasquale, Sant’Antonio) e una tela, raffigurante San Gaetano, risalente, presumibilmente, alla metà del secolo XVIII. Nella parte inferiore della stessa si legge: ex devotione civium (per devozione dei cittadini).

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Il comune di Monte San Giacomo è situato alle pendici del monte Cervati, nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. La fondazione risale al periodo della dominazione Normanna, ma sul territorio sono state trovate tracce della presenza dell’uomo in siti preistorici risalenti al Paleolitico medio, ben 40.000 anni fa. Nel Medioevo fu uno dei quattro casali della fiorente Dianum (Teggiano).

Lo sviluppo del paese, con il suo centro storico, si è avuto in particolare dal XVI secolo, con la costruzione della fontana nei pressi della Chiesa madre dedicata a San Giacomo. Quest’ultima ricostruita nel XX secolo sul modello di quella preesistente del XVI, raccoglie il piccolo patrimonio artistico del paese, un crocifisso ligneo del XVII secolo, una scultura policroma di San Giacomo, un dipinto tardomanieristico raffigurante “l’Adorazione dei pastori” e una statua di Madonna con bambino. Importante ricordare che nel 1582, l’Università di San Giacomo chiese al Signore Merualdo Grimaldi Marchese di Teggiano, che diede il suo placet, di concedere “titolo di Castello e non di Casale”. Inoltre l’altra richiesta, Civili e Criminali … nel Palazzo della Torre”. Infatti il barone risiedeva nella Torre, al centro del paese, dove si amministrava la giustizia, L’espansione successiva permise la costruzione di edifici nobiliari, di illustri famiglie. Tra questi edifici si evidenzia Palazzo Marone, ora di proprietà comunale, che ospita al suo interno una ricca biblioteca comunale e varie sale espositive museali dei materiali rinvenuti dagli scavi archeologici delle grotte di Veralacara e Vallicelli.

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