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I vertici della Banca Monte Pruno a New York per il 50° anniversario del Club San Cono

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Cinquant’anni fa veniva fondato a New York da un gruppo di Teggianesi emigrati negli Stati Uniti il “Club San Cono”. Scopo dell’iniziativa mantenere in vita il culto del santo patrono di Teggiano e della Diocesi anche oltreoceano e, al tempo stesso, tenere unita la nutrita rappresentanza di Teggianesi e di altri emigrati dal Vallo di Diano che avevano scelto di vivere un vita diversa.

La devozione per San Cono è molto forte anche in America Latina, in particolare in Argentina e in Uruguay, nella città di Florida.

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Nato a Diano (Teggiano dal 1862) alla fine del XII secolo, il giovane Cono fuggì di casa per ritirarsi nel Monastero Benedettino di Santa Maria di Cadossa, presso Montesano.

Morì giovanissimo lasciando una forte fama di Santità. Secondo la tradizione orale, sia i Dianesi che i Padulesi reclamavano i suoi resti mortali per cui fu deciso di sistemare il corpo su un carro e di metterlo in cammino.

Il paese in cui i buoi si fossero fermati avrebbe custodito le spoglie del giovane, già considerato Santo per volontà popolare. I buoi superarono il territorio di Padula dirigendosi a Diano che da allora custodisce il corpo di San Cono il cui culto fu ufficialmente riconosciuto nel 1871.

La traslazione di San Cono risale al 1271. La costruzione della Cattedrale risale al 1200 e fu edificata per volere di re Carlo d’Angiò, detto lo zoppo, il quale acconsentì alla realizzazione del sacro edificio per ricompensare i Sanseverino per l’aiuto datogli nella guerra contro gli Svevi.

Oggi San Cono è Patrono e Protettore della Città e della Diocesi di Teggiano ed è venerato e festeggiato in tantissime località italiane e straniere tra le quali vanno ricordate Florida (Uruguay), Buenos Aires e New York.

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Per celebrare il 50° anniversario della fondazione del Club il presidente del sodaliezio, Rocco Manzolillo, ed i suoi collaboratori hanno organizzato importanti manifestazioni. Nutrita la presenza di cittadini del Vallo di Diano che hanno raggiunto New York per partecipare all’evento.  Sono stati momenti di straordinaria emozione quelli vissuti, nella città della Grande Mela.

Nel corso della due giorni, dedicata ai festeggiamenti per l’importante anniversario, una presenza massiccia di persone di Teggiano e dell’intero Vallo di Diano hanno voluto prendere parte all’evento, con grande spirito di condivisione e partecipazione. Tra questi, il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese, il Vice-Presidente Antonio Ciniello, il Preposto della Filiale di Teggiano Alfiero Albanese. La solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca, si è svolta nella Chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo, il cui culto fu esportato da emigrati di Polla nella seconda metà dell’Ottocento. Della delegazione del Vallo di Diano a New York fanno parte il Sindaco di Teggiano Michele Di Candia, il Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino ed il Direttore editoriale di Ondanews Rocco Colombo.

Sono state più di quattrocento le persone provenienti oltre che dallo Stato di New York, anche dagli altri stati viciniori, che si sono unite alle circa sessanta persone provenienti dal Vallo di Diano per partecipare all’evento, unitamente ai rappresentanti delle Associazioni di Sacco, Monte San Giacomo, Sassano, Sanza, Caggiano, dell’Associazione “Joe Petrosino”, oltre che il presidente delle Associazioni Campane di New York, Nicola Trombetta.

Nel corso dell’incontro svoltosi la sera precedente presso la sede del Club San Cono, il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese ha consegnato una targa ricordo, celebrativa della ricorrenza, realizzata su ceramica di Vietri sul Mare, nelle mani del Presidente Rocco Manzolillo. “Ogni volta che ritorno in mezzo a voi – ha riferito nel suo sentito intervento il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese – è come far ritorno a casa mia. Voi per me rappresentate la mia famiglia oltre oceano e vi assicuro che la mia gratitudine nei vostri confronti è immensa. Il Club San Cono di New York ha sempre dimostrato grande attenzione ed affetto nei miei confronti e della Banca Monte Pruno. Sono state numerose le dimostrazioni che mi avete dato ogniqualvolta sono stato accolto da voi negli USA. Ricordo ancora, con estrema emozione, il giorno in cui fu installata, dinnanzi alla vostra sede qui a New York, una stele, donata dalla nostra Banca, in memoria dei quattro cittadini originari del Vallo di Diano, che morirono nel crollo delle Torri Gemelle, tra cui Cono Gallo della comunità di Teggiano. Questo rapporto mi inorgoglisce e mi permette di sentire molto più vicini i nostri amici americani che vivono lontani”.

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Il Direttore Generale Michele Albanese, inoltre, prima di chiudere il suo intervento, ha ripercorso gli ultimi 20 anni che lo hanno visto spesso presente ai numerosi eventi organizzati dal Club San Cono, di cui, oltretutto, e’ socio onorario, e dalla Federazione delle Associazioni della Campania Usa a partire proprio dalla consegna delle stele in memoria delle quattro vittime nel crollo delle torri gemelle (2002), alla partecipazione ai numerosi Columbus Day, alla sottoscrizione della convenzione per favorire lo scambio culturale tra giovani studenti figli di italiani in USA per far sì che possa continuare il legame tra loro e la terra di origine (2017), alla presentazione della “Carta degli italiani all’estero” (2011), alla partecipazione al Festival della Canzone Italiana a New York (2013) fino alla nomina, nel 2015, da parte della Federazione delle Associazioni della Campania Usa di “Uomo dell’anno” con una motivazione molto emozionante: “Per il suo grande cuore, per saper essere dove c’è bisogno, per la nobiltà delle sue passioni e per non averci dimenticati”.

Il Direttore, infine, non ha mancato di ringraziare i tanti amici che gli hanno dimostrato, sempre, particolare stima ed affetto come: Rocco Manzolillo, Cono Morena, Nicola Trombetta, Ciro Sarra, Tony Pasquale, Elena Loguercio, Pasquale Masullo, Nicola De Rosa, per la sua preziosa vicinanza ed amicizia, e tanti altri amici protagonisti di questa sua straordinaria crescita sociale ed anche professionale.

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