In pochi ci credevano e molti continuano ad essere scettici, ma intanto il caso del Tribunale di Sala Consilina sta diventando davvero sempre più un caso nazionale, e in questo momento è sotto i riflettori della politica anche in Parlamento. L’ultima iniziativa in ordine di tempo (23 maggio) è relativa all’interrogazione del Senatore del M5S Franco Castiello rivolta al Ministro della Giustizia Nordio.
L’interrogazione vede tra i firmatari anche i Senatori Aloisio, Lopreiato, Bilotti, De Rosa, Marton, Mazzella, Pirro, Di Girolamo, Croatti, Maiorino, Guidolin, Nave, Castellone, Floridia, Bevilacqua, Cataldi, Lorefice, Pirondini, Trevisi.
ECCO IL TESTO:
Interrogazione a risposta scritta
CASTIELLO, ALOISIO, LOPREIATO, BILOTTI, DE ROSA, MARTON, MAZZELLA, PIRRO, DI GIROLAMO, CROATTI, MAIORINO, GUIDOLIN, NAVE, CASTELLONE, FLORIDIA, BEVILACQUA, CATALDI, LOREFICE, PIRONDINI, TREVISI
Al Ministro della Giustizia
Premesso che:
– il Tribunale di Sala Consilina, in provincia di Salerno, è stato soppresso ed accorpato al Tribunale di Lagonegro, di ben più piccole dimensioni, situato fuori provincia (Potenza) e fuori regione (Basilicata);
– tale aggregazione ha comportato l’eliminazione di una struttura giudiziaria ospitata in una sede idonea e funzionale per dislocarla nei ristretti spazi, già di per sé insufficienti, del Tribunale di Lagonegro, che si è venuto a trovare, di conseguenza, nell’attuale condizione di grave criticità;
– l’accorpamento, in luogo di garantire economicità, efficienza e celerità dei giudizi, ha provocato disfunzioni, ritardi, diseconomie violando una delle regole cardine dell’ordinamento comunitario costituita dal principio di prossimità della giustizia (art. 10 T.U.E.), con l’aggravio di spese e di disagi per il cittadino e per le imprese del vasto territorio del Vallo di Diano;
– la soppressione del Tribunale di Sala Consilina si è rivelata, alla prova dei fatti, un clamoroso errore nella revisione della geografia giudiziaria al punto da assurgere a caso emblematico, a livello nazionale, del fallimento, almeno in parte qua, della riforma Severino;
– la soppressione del Tribunale di Sala Consilina ha avuto luogo sconsideratamente sia sotto il profilo dell’efficienza del Tribunale medesimo, il primo in Italia ad attuare la digitalizzazione, sia sotto il profilo della tutela dell’ordine pubblico, gravemente compromesso dalla scomparsa dal vasto territorio valdianese di un infungibile presidio di legalità. Ed invero, nelle ultime Relazioni semestrali della D.I.A. è emersa a chiare lettere l’inquietante circostanza della progressiva infiltrazione della criminalità organizzata in estensione dal Nord della provincia di Salerno e della provincia di Cosenza;
– la soppressione del Tribunale di Sala Consilina ha costituito un incentivo per le infiltrazioni criminali che hanno trovato uno spazio libero, non più presidiato dallo Stato;
In definitiva, la soppressione del Tribunale di Sala Consilina ha penalizzato i cittadini del Vallo di Diano privandoli della funzione della giustizia, in spregio agli artt. 24, 111 e 113 Cost., ha soppresso una delle sedi giudiziarie più efficiente ed ha esposto la comunità locale all’incombente rischio di aggressione da parte della criminalità organizzata.
Si chiede di conoscere
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle suddette gravi criticità e quali urgenti misure intenda adottare per riattivare il Tribunale di Sala Consilina che vanta il possesso di tutte le condizioni e di tutti i requisiti occorrenti per la sua riapertura e per l’efficiente ripresa dell’attività.
Roma, 23 maggio 2023