Di Lucia Giallorenzo
La Veglia Pasquale nella Notte Santa inizia fuori dalla chiesa con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero, al quale ciascuno accende una candela. Al termine dell’Annuncio Pasquale e l’ascolto delle letture in chiesa durante il rinnovo delle promesse battesimali, tutti partecipano stando in piedi e con in mano la candela che si accende di nuovo.
La simbologia della candela accesa ha una importanza nella vita del credente, ci sono però riflessioni estendibili a chiunque.
Quando si rimane svegli in una notte qualsiasi e si attende l’Alba, il trascorrere delle ore può passare in fretta se il nuovo giorno porterà con sé un evento lieto, in caso contrario trascorrerà nell’agitazione dei pensieri che affollano la mente.
Nella Notte di Pasqua si canta il Gloria mentre suonano le campane, è una notte di gioia perché Gesù è Risorto!
Pensiamo alle nostre veglie, alle nostre attese senza tralasciare la simbologia della candela accesa. Senza una piccola luce in una stanza, in un ambiente, in una casa c’è il buio totale.
Paragonando il buio-luce esterno alla dimensione interiore si può comprendere come nell’oscurità del cuore non ci sia alcuno spiraglio di speranza. La fede è una forza nel buio, la compagnia di Dio nella solitudine del cuore umano, uno sguardo dell’oltre dove la ragione non arriva.
Accendi la tua luce al cero della Speranza!
Serena Pasqua!
Lucia Giallorenzo
Grazie per questi tre giorni di di intensa riflessione che ci accompagnano verso il Risorto.