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“Waiting room”, le poesie nel tempo dell’attesa di Giovanni Bracco (dedicato a Enzo Mattina)

“Waiting room”, le poesie nel tempo dell’attesa di Giovanni Bracco sono state pubblicate nell’edizione bilingue, italiano e inglese, da Cyberwit.net (India). Il nuovo lavoro del poeta originario di Polla contiene numerosi riferimenti e ispirazioni ai luoghi d’origine che fin dalla giovinezza hanno contribuito alla formazione sentimentale dell’autore. Fin dalla copertina del libro, che riproduce un dipinto di Edward Hopper, Automat, del 1927, sono chiare le intenzioni e la poetica di Bracco: “Nei quadri di Hopper – scrisse il poeta premio Nobel Mark Strand, in un saggio dedicato al pittore – ad accadere sono le cose che hanno a che fare con l’attesa. Le persone di Hopper paiono non avere occupazioni di sorta. Sono come personaggi abbandonati dai loro copioni che ora, intrappolati nello spazio della propria attesa, devono farsi compagnia da sé, senza una chiara destinazione, senza futuro”.

“Waiting room” si avvale delle traduzioni effettuate in collaborazione con Heather Milligan e Federica Giovannelli, ed è dedicato a Enzo Mattina amico di lunga data e mèntore di Bracco.

Si sono accese molte luci bianche

e gialle lungo il Vallo di Diano

del tutto nuove e ora sopravanzano

il profilo notturno dei paesi.

Sono venuti ad abitare case

che ricordavo ancora in costruzione,

si è ridotto lo spazio dei carciofi

negli orti e qualche vigna è abbandonata.

Alla finestra a casa di mia madre

sul vetro che si appanna tiro il rigo

sull’anno che finisce. Si prepara

nell’aria tersa il prossimo faretto.

***

Now there are many white and yellow lights

along the Vallo di Diano, new

and encroaching upon the night profile

of the villages. They

have come to live in houses I can still

remember being built,

smaller the space for artichokes

in the gardens and vineyards are abandoned.

On the cold window of my mother’s house

I draw a line upon the steamy glass

for the year that is ending. In the brisk

air the next spotlight is to flicker on.

Giovanni Bracco (Polla, 1961), laureato in lettere all’Università di Napoli, diplomato in pianoforte al Conservatorio di Potenza, vive a Roma ed è giornalista professionista, poeta, scrittore.  Ha pubblicato otto libri di poesia ed è presente su Nuovi Argomenti e Poeti e Poesia nonché, con traduzioni in inglese e spagnolo, su diverse riviste internazionali.  Con “Route 96 bis” (Porto Seguro editore, 2023) ha esordito nella narrativa.

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2 comments

  1. Nei passaggi della mia lunga vita ho avuto qualche riconoscimento. Non nego di esserne stato sempre lusingato, anche se mi è sorto spesso il dubbio che esprimessero sentimenti sinceri, ma di maniera, almeno nella forma.
    La dedica di un libro di poesia che Giovanni Bracco ha voluto riservarmi è un’altra storia; è un atto di amicizia, è il riconoscimento di un’apporto dato e accettato reciprocamente nei tanti anni di frequentazione, in particolare del primo periodo insieme a Bruxelles, della collaborazione durata anni per riempire di contenuti il mio servizio al Parlamento europeo.
    Quando mi son trovato nelle mani Waiting room, mi sono commosso. Grazie Giovanni

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