Di Lucia Giallorenzo
“Buongiorno don Vittorio!”
“Buongiorno Lucia, accomodatevi!”
Sulla scrivania una vecchia cartella semiaperta per il troppo materiale inserito all’interno. Articoli, ritagli di giornale, foto, ogni cosa e tutto, troverà spazio nel prossimo numero di “Voce Amica”.
Don Vittorio apre la cartella, prende alcuni fogli e inizia a leggere. Ascolto il suo editoriale con interesse e quasi, in religioso silenzio. C’è tanta spiritualità nel suo scritto!
A volte, don Vittorio è con una corona del Santo Rosario in mano, altre volte in preghiera. Nello scaffale accanto alla scrivania coroncine e libri da regalare.
Nessuno andava mai via a mani vuote ma sempre con la gioia interiore di aver ricevuto qualcosa. Era, quel qualcosa di nuovo che non avevi prima di entrare, la sua forte testimonianza di vita nelle fragili condizioni fisiche diventava motivante anche per me.
Lui, sacerdote anziano nel suo piccolo studio gremito di libri e immagini sacre, conservava ed alimentava attraverso la preghiera un’intensa volontà di fare qualcosa per gli altri: donare una parola buona, essere disponibile per la confessione, rimanere in dialogo per il tempo necessario per poi, passare alla lettura e alla meditazione.
Mentre scrivo e rileggo dando voce ai ricordi, mi fermo ogni tanto per una pausa di silenzio e di commozione.
Il bollettino fondato da don Vittorio nel 1962 dopo una lunga pausa imposta dalla Pandemia e la morte dell’arciprete Lamattina, avvenuta il 5 ottobre 2020, ha un suo rilancio. È in distribuzione “Voce Amica. Echi di vita della comunità di Caggiano (SA)” in una nuova veste grafica a cura della tipografia Carucci di Caggiano, ed è frutto della sinergia tra il parroco don Angelomaria Adesso e la giornalista di Ondanews Rosanna Raimondo, direttore responsabile del Bollettino. Nelle pagine suddivise per settori di competenza ci sono spazi per l’Amministrazione Comunale guidata da Modesto Lamattina, nipote dell’arciprete, per le associazioni e la scuola.
“Buongiorno don Vittorio, sono Lucia!”
“Buongiorno Lucia, che piacere sentirvi, come state?”
E, aggiunge: “Una voce di altri tempi!”
Sorridiamo entrambi, sono quei sorrisi che si percepiscono anche attraverso il telefono. C’era stata una lunga stagione di silenzio per le mie emergenze legate alla salute e poi, il lockdown. Sembra che il Covid abbia davvero segnato una linea di confine tra due epoche, pre e post-Covid.
È una ‘voce di altri tempi’, in memoria di don Vittorio, a narrare un nuovo buon giorno per il bollettino “Voce Amica” carico di colori, di armonia, di emozioni, di vita della comunità di Caggiano sempre coraggiosa, forte e laboriosa.
LUCIA GIALLORENZO
