Di Giuseppe Geppino D’Amico
La notizia della scomparsa dell’avvocato Giovanni Fiordelisi è giunta all’improvviso perché da qualche tempo non avevo notizie. A comunicarmela l’avvocato Angelo Paladino: “Ci ha lasciato Giovanni Fiordelisi, mio compagno di Liceo, avvocato e, innanzitutto, il calciatore più talentuoso espresso da sempre dal nostro Vallo. Dalla Pollese al Napoli negli anni 70. Mi piace ricordare quando, come collega di facoltà, ho avuto il privilegio di vederlo agli allenamenti con Totò Juliano, José Antafini e Dino Panzanato, pronto per l’esordio in serie A, sfortunatamente mai avvenuto. Un carissimo abbraccio e ti sia lieve la terra”.

Anche io voglio ricordarlo come compagno di scuola ai tempi del Liceo quando allo studio aggiungevamo la passione per il calcio. “Giovannino”, così lo chiamavamo tutti, era una promessa del calcio e avrebbe certamente sfondato se non avesse preferito l’attività di avvocato. Aveva iniziato a giocare nella squadra di Sant’Arsenio, il paese che non ha mai voluto lasciare. Passò poi alla Pollese del presidente Gerardo Ritorto che lo affidò alle cure dell’allenatore Vincenzo Giannini. Grazie alla segnalazione del notaio Francesco Costa Mele, dirigente del settore giovanile del Napoli, effettuò un provino con gli Azzurri.

Tecnicamente era fortissimo e negli allenamenti metteva spesso in difficoltà un difensore arcigno come Dino Panzanato. Dopo qualche tempo, stranamente decise di tornare a Sant’Arsenio dove gli appassionati di calcio ancora ricordano la venuta di Gianni Di Marzio, all’epoca osservatore del Napoli, per convincerlo al trasferimento. Aggregato alla squadra Primavera Azzurra stava per esordire in prima squadra per l’indisponibilità di José Altafini ma nuovamente fece ritorno a Sant’Arsenio.
Malato da qualche tempo, Giovannino si è spento improvvisamente nella mattinata di mercoledì. Con lui scompare un uomo perbene. Alla sorella, ai fratelli ed ai congiunti esprimiamo i sensi del più profondo cordoglio. La Messa esequiale sarà celebrata oggi, 19 gennaio (ore 15,00) nella Chiesa Madre di Sant’Arsenio.
Un caro amico