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Con-Tatto (VIDEO) – Campania, il giorno di Fico: tra nodo-giunta e tensioni politiche. E ora le Provinciali di Salerno

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Regione Campania: il giorno di Fico è arrivato. Questa mattina, con l’approvazione dei verbali elettorali da parte del Tribunale di Napoli, il nuovo inquilino del piano nobile di Palazzo Santa Lucia potrà insediarsi e procedere al passaggio del testimone con l’uscente Vincenzo De Luca. Entro venti giorni il consigliere più votato in assoluto, il Dem Giorgio Zinno, potrà convocare la prima seduta consiliare, da tenersi non meno di cinque giorni dopo la notifica ai consiglieri. Nella seduta di insediamento il Consiglio dovrà procedere ad una serie di adempimenti, a cominciare dalla composizione dei gruppi e dall’elezione del presidente. Intanto, continua a tenere banco la composizione della giunta regionale: saranno tutti nomi esterni, come vorrebbe Fico, oppure prevarranno coloro che ritengono che i consiglieri eletti debbano poter far parte del nuovo esecutivo?

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L’unica notizia certa riguarda la Vicepresidenza, che – in base agli accordi preelettorali – sarà affidata all’ex capogruppo Dem in Consiglio Regionale Mario Casillo, che pur non avendo riproposto la propria candidatura può contare sul sostegno del Partito Democratico. Da decidere è anche la scelta del presidente del Consiglio. Per la composizione della giunta, la soluzione (consiglieri eletti o non eletti dentro o fuori?) è ancora in alto mare e l’argomento potrebbe slittare a dopo le festività.

Il più determinato a sostenere che nell’esecutivo debbano entrare anche consiglieri eletti è Clemente Mastella, che ha portato in Consiglio il figlio Pellegrino e un altro consigliere. Lo ha ribadito anche ieri nel corso di un’intervista al Corriere della Sera:
“Abbiamo dato una grande mano al campo largo spingendo Fico verso la vittoria – ha dichiarato – e nessuno si aspettava questi numeri. E ora mio figlio resta fuori per una scelta che non capisco e che allontana la gente dalla politica”. Il sindaco di Benevento rivendica il radicamento dei consiglieri nei territori: “La Campania merita scelte più coraggiose e meno condizionate da logiche calate dall’alto. Avrà pure una giunta di premi Nobel, ma con nomi fatti da Roma”. Quindi, secondo Mastella, il primo passo del campo largo in Campania è un passo falso: “La linea dello stop ai consiglieri viola il principio della rappresentanza, offende gli elettori e nega principi democratici universali. In Puglia addirittura lo Statuto regionale impone che 8 dei 10 assessori siano scelti tra i consiglieri eletti”. E infine la stoccata ai 5 Stelle:
“Gli stessi governi di Giuseppe Conte erano infarciti di parlamentari che svolsero tranquillamente funzioni ministeriali. La formula che ha in mente Fico è una bizzarria istituzionale, peraltro escogitata ex post: le regole vanno stabilite prima del fischio d’inizio della partita, non dopo”.

Mastella ha inoltre evidenziato che una giunta composta interamente da esterni sarebbe “prigioniera del presidente”, lasciando intendere il rischio di un nuovo “uomo solo al comando”, come veniva contestato a Vincenzo De Luca. Proprio De Luca finora è rimasto in silenzio, ma prima o poi dovrà esprimersi: è impensabile che, visti i risultati elettorali, possa rimanere senza alcuna presenza in giunta anche nel caso di soli assessori esterni. Intanto, nei giorni scorsi ha incontrato collaboratori e dipendenti di Palazzo Santa Lucia, esprimendo loro il ringraziamento per il lavoro svolto.

E ora i riflettori si spostano sulle Provinciali di Salerno

Mentre a Napoli si discute della giunta regionale, in provincia di Salerno l’attenzione è puntata su Palazzo Sant’Agostino, dove l’11 gennaio 2026 sindaci e consiglieri dei 158 comuni eleggeranno il nuovo Consiglio Provinciale. In attesa delle candidature ufficiali, circolano le prime indiscrezioni. Il Partito Democratico punta a confermare la squadra che ha affiancato il Presidente Vincenzo Napoli. In campo ci saranno quasi certamente il Vicepresidente Giovanni Guzzo, primo dei non eletti nella lista Pd alle Regionali, insieme ai consiglieri provinciali Francesco Morra e Martino D’Onofrio. Sulla scorta dei risultati regionali potrebbe esserci anche la lista “A Testa Alta”, ispirata da De Luca e coordinata da Luca Cascone, fresco di rinnovo in Consiglio Regionale con un grande consenso. In casa socialista, il segretario nazionale Vincenzo Maraio e il consigliere regionale Andrea Volpe stanno lavorando alla lista Avanti PSI. Volpe ha dichiarato: “Sono tantissimi i consiglieri comunali pronti a candidarsi con la lista Avanti PSI”. Quasi certa la presenza in lista del delegato al Turismo Pasquale Sorrentino, vice sindaco di San Giovanni a Piro.

Nel Centrodestra circolano i nomi degli uscenti di Fratelli d’Italia, Annalisa Della Monica e Modesto Del Mastro, che dovrebbero essere affiancati da Aniello Gioiella e dal sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma. In Forza Italia si ipotizza un accordo con la Lega, ma resta il nodo della ricandidatura del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, da sciogliere nei prossimi giorni.

E nel Vallo di Diano? Per ora nessuna notizia ufficiale di candidati. Se ne parlerà al momento opportuno.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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