di Carmine Pinto
Il Nobel per Maria Corina Machado è una svolta. Si tratta di una leader liberal-democratica, capace di resistere ad un regime pervasivo e crudele, lottando in clandestinità o a viso aperto, incarnando una resistenza popolare mai vista nell’America latina contemporanea. Il significato del premio va molto oltre. Innanzitutto, mette alla ribalta il Venezuela. L’unico caso, in tutto il post-Guerra fredda, di una democrazia pluralista, basata sull’alternanza tra socialdemocratici e democristiani, trasformata in una autocrazia tirannica con un progetto post-marxista, il Socialismo del Siglo XXI, e l’azione di un leader carismatico, Hugo Chavez.
In secondo luogo, il Nobel mette i riflettori su una incredibile sperimentazione politico-istituzionale. Si tratta della costruzione di un regime all’interno dello spazio occidentale: un modello basato sulla politicizzazione dello stato e delle forze armate; la legittimazione di un partito dominante nelle strutture pubbliche; il suo controllo assoluto di materie prime e aziende di stato; la repressione selettiva o di massa dell’opposizione; il controllo completo di media e comunicazioni. Inoltre, il premio denuncia il disastro umanitario provocato dalla dittatura, con oltre otto milioni di emigrati forzati e una violenza diffusa, insieme all’intreccio tra la cupola chavista e i Cartelli criminali globali: l’invenzione del primo narco-regime della storia.
Infine, se il chavismo è nella rete di protezione delle autocrazie di Russia, Cina, Iran, Cuba, Nicaragua, il Nobel colpisce certe narrazioni antiliberali. Un narcotico ideologico che, nei talk show, nelle piazze, sui social, ha sostituito la categoria negativa di capitalismo con quella di Occidente, utilizzando e banalizzando il paradigma vittimario al posto della lotta di classe. Invece, con Machado si spiega che non c’è pace, senza democrazia. Si premia l’impegno un movimento di resistenza democratico trentennale, civile, senza armi e coraggioso, e forse si è salvata la vita ad un esempio di coraggio morale e politico del nostro tempo.