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Onco-riabilitazione: in Campania c’è la legge. Soddisfatto l’Ordine dei Fisioterapisti

La Campania è la prima Regione in Italia ad adottare una legge sull’onco-riabilitazione. L’iniziativa è frutto di un percorso lungo, ma oggi finalmente celebrato: l’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno ha giocato un ruolo da protagonista, sostenendo con determinazione la proposta dell’onorevole Tommaso Pellegrino. Il patrocinio politico e la sensibilità dell’onorevole sono stati decisivi per dare concretezza a un’esigenza a lungo trascurata. Fondamentale è stato il convegno del 21 maggio scorso incentrato sul tema “Oncoriabilitazione – Innovazione di politiche regionali e modelli organizzativi”, che si è svolto a Salerno presso il Grand Hotel.

L’evento ha radunato esperti, istituzioni e professionisti sanitari, e ha visto la partecipazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Durante il convegno si è discusso della pre-habilitation, ovvero dell’intervento fisioterapico già nelle fasi che precedono il trattamento oncologico vero e proprio. Questa strategia, se ben applicata, può ridurre il declino funzionale, migliorare la tolleranza alle terapie e accorciare i tempi di recupero. La legge approvata stabilisce che l’onco-riabilitazione diventi parte integrante del percorso di cura oncologica: non solo nella fase post-terapia, ma fin dalla diagnosi, con un approccio multidisciplinare che coinvolge fisioterapisti, medici, psicologi e altri specialisti. Un ringraziamento speciale va al Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno e a tutti i professionisti che hanno contribuito con passione e competenza: senza il loro impegno, questa legge non sarebbe diventata realtà. “La legge, sottolinea la presidente dell’Ordine Mariaconsiglia Calabrese, è solo il punto di partenza. Ora occorre rendere operativo il progetto: saranno istituite tavoli di intesa territoriali, con il coinvolgimento degli Ordini professionali locali, delle istituzioni sanitarie e delle realtà del territorio, per tradurre le norme in percorsi concreti, uniformi e accessibili. Questa conquista non riguarda soltanto la Campania: si tratta di un modello che, se funzionerà bene, potrà essere preso ad esempio in altre Regioni. È un cambiamento culturale e organizzativo: finalmente la riabilitazione entra a far parte a pieno titolo della presa in carico del paziente oncologico”, conclude la dottoressa Calabrese.

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