di Elia Rinaldi
Il giorno dopo il grave episodio che ha visto don Maurizio Patriciello ricevere un proiettile durante la celebrazione della Messa a Caivano, arrivano messaggi di solidarietà anche dal salernitano. A esprimere vicinanza al sacerdote anticamorra sono stati i sindaci di Caggiano e Ottati, Modesto Lamattina ed Elio Guadagno, entrambi legati da tempo alla figura del parroco noto per il suo impegno contro le mafie.

L’episodio è avvenuto nella parrocchia dei Santi Apostoli di Caivano. Un uomo di 75 anni, già noto alle forze dell’ordine, si è presentato in fila per ricevere la Comunione e ha consegnato al sacerdote un plico contenente un proiettile calibro 9×21, probabilmente legato alla sparatoria avvenuta poche ore prima in città. L’intervento tempestivo della scorta e dei carabinieri presenti ha evitato conseguenze peggiori. L’uomo, che in passato avrebbe manifestato problemi psichiatrici, è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. Intanto, il Viminale ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza intorno a don Patriciello.
Dal Vallo di Diano è giunto il messaggio del sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina, che ha definito l’accaduto un “vile e barbaro atto intimidatorio”, ribadendo la vicinanza di tutta la comunità al sacerdote. “Don Maurizio – ha scritto Lamattina – è da sempre in prima linea nella difesa della legalità e della dignità umana. La nostra comunità si stringe a lui con affetto e riconoscenza”.
Sulla stessa linea anche il sindaco di Ottati, Elio Guadagno, che sui social ha rilanciato un messaggio semplice e diretto: “La sua è la nostra lotta, è la lotta di tutti”.
La voce dei due sindaci testimonia come l’impegno di don Patriciello travalichi i confini della Campania, trovando sostegno in tante comunità che riconoscono nella sua azione un simbolo di coraggio e resistenza civile.