Di Giuseppe Geppino D’Amico

“I bisogni nutrizionali del paziente oncologico” sono stati al centro di un incontro-dibattito che si è tenuto presso l’Aula Magna “Giosi Roccamonte” del Presidio Ospedaliero “Luigi Curto” di Polla, per iniziativa del Servizio di Oncologia, diretto dalla dott.ssa Annarita Roscigno. Ospite d’eccezione della giornata il prof. Roberto Aquilani, con cui hanno dialogato – oltre alla dott.ssa Roscigno – il dott. Alessandro Cannavale, primario della divisione di Medicina Generale, e il dott. Maurizio Tenuta, primario della Neurologia. Numerosi anche gli operatori sanitari presenti all’incontro.
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L’alimentazione riveste un ruolo cruciale per la qualità della vita del paziente oncologico. Non si tratta solo di un bisogno fisico, ma di un momento fondamentale della vita familiare e sociale. Tuttavia, proprio le modalità di alimentazione possono diventare un problema rilevante per i malati oncologici, in particolare per quanti sono affetti da tumori dell’apparato gastrointestinale o del polmone, nonché per i pazienti in fase avanzata di malattia, che spesso hanno difficoltà ad alimentarsi in modo adeguato.
La ridotta alimentazione, unita alle alterazioni metaboliche causate dal tumore, può condurre a una malnutrizione per difetto, con perdita di peso e di massa muscolare. Una condizione che riduce la tolleranza ai trattamenti peggiora la qualità della vita e aumenta la mortalità.

Al contrario, le pazienti trattate per tumore della mammella e i pazienti oncologici della prostata sviluppano spesso una malnutrizione per eccesso, con un conseguente rischio di sindrome metabolica e recidiva della malattia. “
Per i pazienti oncologici – ha affermato il prof. Aquilani – una nutrizione attenta e consapevole è l’unico mezzo che permette di ottenere, nella malattia cronica/postacuta, due tipi di risultati: migliorare la qualità di vita del paziente; creare la continuità assistenziale tra ospedale e valenze sanitarie extraospedaliere”.