Di Giuseppe Geppino D’Amico
Uno degli scopi fondamentali dell’azione del Rotary International è l’impegno per garantire la diversità, l’equità e l’inclusione. Tale impegno è stato ribadito in una lettera congiunta scritta da Shekhar Mehta, Presidente RI 2021/2022, e Jennifer Jones, Presidente Rotary International 2022/2023, la prima donna ad aver ricoperto questo prestigioso incarico. La diversità è da sempre uno dei valori principali del Rotary, ma l’organizzazione ritiene che si possa e si debba fare di più per incarnare questi principi, per riflettere meglio le comunità servite e per rispondere ai loro bisogni. “Diversità, equità e inclusione – si legge nella lettera dei due alti rappresentanti Rotariani – non sono questioni politiche. Ognuno di noi ha il diritto di essere trattato con dignità e rispetto, di far sentire la propria voce e di accedere alle stesse opportunità di successo e di leadership. I nostri membri confermano che essere un’organizzazione accogliente è vitale per il nostro futuro, e che essere diversi e inclusivi è il modo migliore per rimanere un luogo preminente per le persone d’azione, per connettersi tra loro e fare la differenza”.
Rientra nelle indicazioni del Board Internazionale l’iniziativa promossa da quattro Club Rotary:
- Roccadaspide Valle del Calore (capofila)
- Paestum Centenario
- Vallo della Lucania Cilento
- Campagna-Valle del Sele

I club hanno organizzato la seconda edizione del “Mundialito”, un mini torneo di calcio all’insegna del “No al razzismo”. Il torneo si è svolto presso lo Stadio “Mario Vecchio” di Capaccio Scalo e ha visto sfidarsi le rappresentative giovanili di Italia, Marocco e Bangladesh. Per la cronaca, il Mundialito è stato vinto dalla rappresentativa del Bangladesh, seguita da Marocco e Italia. Durante l’evento, il Premio Sport e Legalità 2024/25, promosso dalla Fondazione “Fioravante Polito” di Castellabate, è stato conferito al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo.
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In mattinata, presso l’Aula Magna del Liceo “G.B. Piranesi” di Capaccio Paestum, si è svolto un interessante convegno dal titolo “Un calcio all’indifferenza – Sport e Giustizia”.
Saluti istituzionali:
- Antonio Brando, Governatore Distretto Rotary 2101
- Giovanna Tufarelli, Dirigente IIS IPSAR G.B. Piranesi
- Giuseppe Guadagno, RC Roccadaspide Valle del Calore
- Rosolino Bagini, RC Paestum Centenario
- Anna Palumbo, RC Campagna Valle del Sele
- Santina De Vita, RC Vallo della Lucania Cilento
- Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania
- Davide Polito, Presidente Fondazione Fioravante Polito
- Mimmo Santoro, Presidente Pro Loco Albanella
Interventi:
- Francesco Rotondo, Procuratore della Repubblica
- Concetta Serrone, magistrato presso il Tribunale di Vallo della Lucania
- Giancarlo Coraggio, già Presidente della Corte Costituzionale
- Giancarlo Viglione, Avvocato e responsabile legislativo FIGC
Le conclusioni sono state affidate al Governatore Rotary Antonio Brando. Ha coordinato gli interventi Giuseppe Ametrano, Assistente del Governatore.
“Il torneo vuole essere un messaggio di pace e di amicizia che vogliamo trasmettere ai giovani” – ha ricordato Pino Guadagno – “e quest’anno è stato dedicato a due ragazzi del Bangladesh di 20 e 24 anni, entrambi di nome Hossain, che hanno perso la vita in un tragico incidente stradale il 12 novembre scorso a Ponte Barizzo. I due immigrati, ospiti di una Casa di Accoglienza di Matinella, erano in sella a una bicicletta travolta da un’auto”.
Il concetto è stato ribadito anche da Giuseppe Ametrano e dai rappresentanti degli altri Club, Rosolino Bagini, Santina De Vita e Anna Palumbo: “Vogliamo aiutare i giovani al dialogo e farlo parlando, riflettendo e agendo con loro. È un’occasione preziosa. Non possiamo girarci dall’altra parte: il razzismo è un virus sempre in agguato, per cui non bisogna abbassare la guardia”.

Nel suo intervento, Mons. Vincenzo Calvosa ha sostenuto che “lo sport insegna a non essere indifferenti, ma è importante offrire ai giovani delle strutture. Il virus va combattuto e lo sport aiuta a sconfiggere l’indifferenza”.
Per la Provincia di Salerno è intervenuta la delegata del presidente, Filomena Rosamilia, che ha confermato la disponibilità dell’ente a creare nuove sinergie. Concetta Serrone, magistrato presso il Tribunale di Vallo, ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole: “La magistratura deve dare giustizia; lo sport chiede di raggiungere risultati. Ci sono punti comuni: diffondere una cultura contro le discriminazioni”.
Molto toccante anche l’intervento di Fioravante Polito, dedicato alla memoria di Andrea Fortunato, sfortunato calciatore della Juventus scomparso a soli 24 anni per una grave malattia: “A lui abbiamo dedicato a Castellabate un museo dello sport, e invito soprattutto i giovani a visitarlo”.
Molto atteso e apprezzato l’intervento del Procuratore Francesco Rotondo, che ha dichiarato: “Il rapporto tra sport e diritto è meno distante di quanto si possa pensare. Lo sport è importante per la società: è tale solo se è disciplinato. Anche nello sport ci sono sanzioni per chi non rispetta le regole, e non sono ammesse discriminazioni. La Costituzione ci impone di non discriminare. Questi principi vanno spiegati ai ragazzi, perché lo sport è funzionale allo sviluppo della persona umana. E quindi anche dei giovani. Siamo tenuti a farlo e ce lo impone la Costituzione”. A seguire, la testimonianza di Mimmo Santoro, presidente della Pro Loco di Albanella, che ha illustrato un progetto di integrazione portato avanti con giovani extracomunitari.
Ha terminato i lavori il Governatore del Rotary Antonio Brando, che ha ringraziato la magistratura per la presenza e l’impegno, concludendo: “Finalmente una storia di inclusione, un argomento che al Rotary sta particolarmente a cuore. Oggi parliamo una lingua comune con tanti giovani provenienti da altre nazioni, con l’obiettivo di raggiungere la pace. Insieme è possibile vincere la battaglia dell’inclusione. Questo è il nostro impegno per i giovani, che sono il presente oltre che il futuro”.