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Dal Vallo di Diano al Senegal: il CERVENE protagonista della cooperazione internazionale per la sanità animale e lo sviluppo sostenibile

Una missione intensa e ricca di risultati si è svolta dal 2 al 9 aprile in Senegal, rafforzando i legami tra Italia e Africa occidentale nei settori chiave della sanità animale, della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile.

Cuore pulsante dell’iniziativa è stato il CERVENE – Centro Regionale di Riferimento per la prevenzione e la gestione delle emergenze veterinarie –, con sede nel Vallo di Diano, che ha contribuito attivamente all’organizzazione e alla riuscita dell’intera spedizione.

La delegazione italiana, guidata dalla dottoressa Francesca Bove, coordinatrice del centro di formazione CasaBio, ha percorso un itinerario che da Dakar ha raggiunto la regione meridionale di Sédhiou, con tappe fondamentali in istituzioni sanitarie, accademiche e comunitarie.

Fin dal primo giorno, l’incontro all’Ambasciata d’Italia ha messo al centro la cooperazione scientifica, con la presentazione delle attività dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dell’IZS dell’Umbria e Marche, dei centri di referenza WOAH e dello stesso CERVENE, in relazione all’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 sui cambiamenti climatici.

Incontri con esperti dell’ISRA – Institut sénégalais de recherche agricole – e visite a centri di formazione e ricerca hanno permesso di avviare un dialogo concreto su progetti condivisi, soprattutto nei campi della diagnosi, della prevenzione e della formazione. La missione ha avuto un momento centrale nella visita al Centro CasaBio di Sédhiou, dove si è svolta una formazione specialistica rivolta a veterinari locali e operatrici del settore agroalimentare, con corsi su parassitologia, igiene e sicurezza alimentare. Particolarmente significativa la partecipazione del CERVENE, rappresentato dal direttore Raffaele Bove, che ha contribuito all’analisi degli effetti della salinizzazione del fiume Soungrougrou, legati ai cambiamenti climatici.

La missione si è inoltre arricchita di momenti istituzionali, come il gemellaggio tra i comuni di Diaroumé e Casalborgone, e di attività sul campo: dal rafforzamento dei laboratori locali con analisi su campioni animali, alla campagna di castrazione dei cani randagi condotta dal dottor Pietro Romano in collaborazione con studenti dell’università veterinaria EISMV di Dakar.

Il viaggio si è concluso con la visita alla riserva della Somone e al laboratorio centrale dell’ISRA a Dakar, dove si sono gettate le basi per progetti di ricerca e cooperazione formativa con l’Università veterinaria panafricana EISMV, coinvolgendo 14 Paesi africani e promuovendo l’approccio One Health.

Il bilancio della settimana è stato più che positivo: sono stati avviati partenariati scientifici, rafforzate strutture locali, formati operatori e coinvolte le comunità.

Il CERVENE del Vallo di Diano si conferma così un punto di riferimento nel panorama internazionale per la prevenzione delle malattie animali e la promozione di strategie resilienti in risposta ai cambiamenti climatici.

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