Si è svolto questa mattina, presso la Certosa di Padula, il convegno “Le reti che uniscono i territori”, promosso dalla Fondazione Ottimisti&Razionali con il patrocinio del Comune di Padula e la collaborazione della Banca Monte Pruno. Al centro del dibattito, il potenziamento delle infrastrutture fisiche e digitali come leva strategica per lo sviluppo delle aree interne del Mezzogiorno.

Un nuovo modello di sviluppo
Moderato da Angelo Raffaele Marmo, condirettore di Quotidiano Nazionale, l’incontro ha evidenziato la necessità di superare il tradizionale modello industriale e puntare su una sinergia tra energia, digitale e trasporti.

Al centro del convegno la realizzazione della stazione dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria a Padula. A questo proposito, la sindaca Michela Cimino ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale: “Abbiamo già rimodulato il piano urbanistico per integrare la nuova stazione con il territorio. Organizzeremo un concorso di idee progettuali, finanziato dalla Regione Campania, per collegare la Certosa di Padula alla futura infrastruttura ferroviaria”.
Nel corso del suo intervento, Cimino ha anche sottolineato che, portare l’alta velocità nel Vallo di Diano, significa aprire le porte allo sviluppo, all’occupazione e al rilancio economico del territorio. “L’isolamento infrastrutturale che per troppo tempo ha penalizzato la nostra comunità – ha spiegato la sindaca di Padula – può finalmente essere superato, grazie al contributo di tutti. L’ampio sostegno già dimostrato con la sottoscrizione del documento programmatico da parte di 14 sindaci su 15 e la partecipazione all’incontro con i dirigenti Rfi lo scorso 12 dicembre a Padula – ha evidenziato – dimostrano che la strada è quella giusta: l’unità e la collaborazione tra istituzioni locali”.
Pronto a dare una mano Claudio Velardi, direttore de Il Riformista e fondatore della Rete Ottimisti e Razionali, il quale ha accentuato il ruolo delle grandi aziende nazionali nel processo di sviluppo: “Abbiamo creato una partnership con Ferrovie dello Stato, Inwit, Windtre, Ania, Enel, Generali, Tim, Flixbus ed Eni per supportare il rilancio di aree come il Vallo di Diano”.

Il ruolo delle reti e delle imprese
Il Presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano, Vittorio Esposito, ha posto l’accento sulla necessità di non escludere le categorie più fragili, come gli anziani: “Il nostro territorio è già ben collegato, ma servono investimenti mirati e inclusivi”. Poi Esposito ha ribadito la necessità di fare rete con le imprese per gestire i progetti che la politica mette in campo per il territorio.
A proposito di ottimismo e di reti, Angela D’Alto, presidente del GAL Vallo di Diano, ha invitato a cambiare approccio: “Dobbiamo abbandonare il vittimismo e costruire una nuova narrazione per il nostro territorio”.
Michele Femminella, responsabile area territoriale della Banca Monte Pruno, nel corso del suo intervento ha evidenziato il ruolo dell’istituto di credito sul territorio valdianese, soprattutto in termini di investimenti e di sostegno alle imprese locali.

Verso una strategia condivisa
Il consigliere regionale Corrado Matera ha ribadito l’importanza di un piano di sviluppo territoriale integrato: “Il Vallo di Diano ha tutte le carte in regola per diventare un hub strategico per la logistica, il commercio e la produzione agricola. Serve, però, una strategia che metta insieme pubblico e privato”.
L’incontro ha confermato una volontà comune: fare rete per un futuro più connesso, competitivo e sostenibile.