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L’Italia tra paure, ripartenze e nuovi equilibri

Il 58° Rapporto Censis offre un’analisi approfondita della situazione sociale ed economica dell’Italia nel 2024, evidenziando diverse criticità e tendenze emergenti.

Erosione del ceto medio e crisi dei valori tradizionali

Il ceto medio italiano sta affrontando un’erosione dei percorsi di ascesa economica e sociale, accompagnata da una messa in discussione dei valori unificanti del passato, come la democrazia, l’europeismo e l’atlantismo. Ad esempio, il 66,3% degli italiani attribuisce all’Occidente la responsabilità dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, e il 51,1% ritiene che l’Occidente sia destinato a soccombere economicamente e politicamente di fronte all’ascesa di paesi come Cina e India.

Carenze educative e diffusione dell’ignoranza

Il rapporto evidenzia gravi lacune nel sistema educativo italiano, con una diffusa ignoranza che attraversa tutte le fasce d’età. Ad esempio, il 55,2% degli italiani non sa che il potere esecutivo spetta al Governo, attribuendolo invece al Parlamento o alla magistratura. Inoltre, una percentuale significativa di studenti mostra carenze in competenze di base come la lettura e la matematica.

Disparità economiche e difficoltà nel mercato del lavoro

Nonostante un aumento dell’occupazione, l’Italia registra una crescita economica lenta e retribuzioni ridotte. Dal 2014 al 2024, l’occupazione è aumentata del 5,5%, ma il PIL ha mostrato segnali non incoraggianti, con una flessione delle esportazioni e una riduzione della domanda da parte dei principali partner commerciali. Inoltre, esistono significative difficoltà nel reperire personale qualificato in vari settori, con il 45,1% delle assunzioni previste nel 2023 considerate di difficile reperimento.

Crisi del welfare e aumento della spesa sanitaria privata

Il welfare pubblico italiano sta perdendo il suo carattere di universalismo, escludendo di fatto crescenti porzioni del ceto medio. Negli ultimi dieci anni, la spesa sanitaria privata pro capite è aumentata del 23,0% in termini reali, superando complessivamente i 44 miliardi di euro. Inoltre, il 62,1% degli italiani ha dovuto rinviare prestazioni sanitarie a causa di liste d’attesa troppo lunghe nel servizio pubblico o costi elevati nel settore privato.

Disagio giovanile e fuga di cervelli

Il 58,1% dei giovani tra i 18 e i 34 anni si sente fragile, il 56,5% si sente solo e il 69,1% ha bisogno di sentirsi rassicurato. Questi stati d’animo sono legati all’incertezza e alla paura di non farcela, con una percentuale significativa che soffre di stati d’ansia o depressione. Inoltre, dal 2013 al 2022, circa 352.000 giovani tra i 25 e i 34 anni sono espatriati dall’Italia, di cui più di 132.000 laureati, evidenziando una crescente fuga di cervelli.

Conclusioni

In sintesi, il 58° Rapporto Censis dipinge un quadro dell’Italia caratterizzato da sfide economiche, sociali e culturali significative, con un ceto medio in difficoltà, un sistema educativo carente, un welfare in crisi e una gioventù alle prese con sentimenti di fragilità e incertezza sul futuro.

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