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“Carmen è partita”: in corso la lavorazione del film scritto da Giovanni Bracco con Graziano Conversano, per la regia di Domenico Fortunato

Ultimi ciak a Mentana, alle porte di Roma, per le riprese del film “Carmen è partita”, di cui Giovanni Bracco ha firmato il soggetto originale e, con Graziano Conversano, la sceneggiatura. Il film è diretto da Domenico Fortunato, che è anche interprete protagonista, e prodotto da Altre Storie di Cesare Fragnelli, con Rai Cinema.

Giovanni Bracco (a sinistra) con Domenico Fortunato e Cesare Fragnelli

«Ѐ la storia di un amore malato», spiega Bracco, scrittore e poeta originario di Polla: «Un amore che travolge Amedeo, il sarto di un antico borgo, nei confronti di Carmen, la più bella e chiacchierata ragazza del paese». La vicenda, che è ambientata ai nostri giorni, è incentrata sulla sparizione di Carmen, giovane riservata e solitaria, domestica di Amedeo, un uomo maturo e introverso che vive di nostalgia per le dive del passato, la cui sartoria si trova nella Piazza antica, centro della vita del paese, dove si affacciano anche una macelleria, il salone di un barbiere e un bar. Domenico Fortunato veste i panni di Amedeo. Carmen è interpretata da Giovanna Sannino. La ventiquattrenne attrice napoletana è diventata famosa con la fortunata serie televisiva “Mare fuori”, in cui interpreta il personaggio di Carmela.

Domenico Fortunato e una parte del cast del film

Tra gli altri interpreti del film: Maurizio Mattioli, Franco Ferrante e Francesco Giuffrida. Orfana dei genitori, Carmen ha trovato rifugio nella casa di Amedeo grazie alla zia Rosanna (nel film è interpretata da Antonella Carone) che vorrebbe per lei una vita tranquilla, lontana dai pettegolezzi Sebbene Amedeo sia inizialmente infastidito dalla presenza di Carmen in casa, col tempo la loro convivenza si addolcisce, ma la ragazza rimane un mistero per tutti.

Giovanna Sannino

La sua scomparsa innesca in Amedeo una profonda prostrazione, mentre le indagini del Maresciallo dei Carabinieri (l’attore Alessandro Tersigni) si intensificano, costringendolo a confrontarsi con la solitudine e il dolore di una perdita inaspettata. «La stranezza è un particolare importante in ognuno di noi. I personaggi che popolano il nostro borgo – ha dichiarato Domenico Fortunato – hanno tutti le loro ‘stranezze’. Ed è proprio quando si riesce a condividere con qualcuno le proprie stranezze, che si può ‘vivere’, amare e forse anche realizzare i propri sogni. Una storia intima, delicata che vuole e mi auguro riesca a regalare poesia, speranza, libertà».

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