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Torna nelle librerie e a teatro Massimiliano Amato con ulteriori rivelazioni sulla misteriosa scomparsa di Lorenzo Rago, “Il sindaco desaparecido”

Le Edizioni dell’Ippogrifo riportano in libreria, con una nuova edizione aggiornata, “Il sindaco desaparecido. Battipaglia 1953: la scomparsa di Lorenzo Rago. Ombre di mafia e depistaggi. Un mistero italiano”, volume con il quale il giornalista Massimiliano Amato, 18 anni fa, ricostruì la misteriosa vicenda di Lorenzo Rago, sindaco di Battipaglia svanito nel nulla la notte del 20 gennaio 1953mentre rincasava. L’allarme per la sua scomparsa fu dato dalla moglie la mattina successiva ma di lui si perse irrimediabilmente ogni traccia. La novità più rilevante di questa seconda edizione del volume è rappresentata dai collegamenti tra l’affaire Rago e l’omicidio di Wilma Montesi, che nella primavera di quello stesso 1953 appassionò a lungo l’opinione pubblica italiana, anche per le ricadute politiche che ebbe sul governo in carica. La scoperta di nuova documentazione, riguardante in particolar modo le rivelazioni che fece agli inquirenti Gennaro Abbatemaggio, primo storico pentito della camorra campana, hanno spinto Amato a “riaprire il caso”.

Ma le novità non si fermano qua. Nuove ricerche storiografiche hanno fatto affiorare altri particolari inediti, soprattutto in relazione al ruolo avuto da Rago nella difficile e confusa fase di transizione politico-amministrativa post bellica nella Piana del Sele. Portando alla luce ulteriori elementi che potrebbero aver avuto un ruolo decisivo nella sua sparizione. Il volume si chiude con un’intervista – l’ultima concessa prima della sua scomparsa, avvenuta all’età di 91 anni nell’aprile del 2023 – a un testimone d’eccezione di quegli eventi: l’avvocato Enrico Giovine che fu sindaco di Battipaglia dal 27 ottobre 1977 al 7 febbraio 1981 e dal luglio 1990 al 31 maggio 1991. “L’avvocato Enrico Giovine – scrive Massimiliano Amato nella nota introduttiva alla nuova edizione –  mi raccontò la storia che provo a ricostruire quasi un’era geologica fa, quando cioè (primissimi anni Novanta del secolo scorso) ero un giovane cronista giudiziario che batteva quotidianamente le aule e i corridoi del vecchio Tribunale di Salerno. Lo fece, come d’abitudine, in maniera particolareggiata: partendo, cioè, dai cosiddetti “dati di scenario” per finire alle minuzie.

Don Enrico ha cavalcato da protagonista quasi 70 anni di storia della provincia di Salerno: cominciò giovanissimo ad occuparsi di politica (nella democrazia cristiana) abbinando sempre alla pratica forense – un autentico e irreprensibile magistero in ambito penale – l’attività di politico e amministratore. Ebbe un ruolo di primissimo piano nell’applicazione della Riforma Agraria in tutta la Piana del Sele, fu consigliere comunale, assessore e sindaco di Battipaglia in frangenti delicatissimi per la vita di quella città. Maturando una vastissima esperienza che gli ha permesso, fino alla morte, di rappresentare la “memoria storica”, invidiabilmente lucida, non solo dell’avvocatura, ma anche dell’intera classe politica salernitana”. Ma le novità sul caso Rago non sono finite qui. Perché la vicenda tratta dal libro rivive sulle tavole di un palcoscenico grazie a un adattamento teatrokale del testo pubblicato dalle Edizioni dell’Ippogrifo. A portare sulla scena l’enigmatica figura di Rago, sindaco socialista ma anche proprietario terriero e imprenditore di successo, sarà l’attore di origini battipagliesi Nicola Acunzo, che si è già misurato con questo clamoroso caso di cronaca, dirigendo e interpretando qualche anno fa il cortometraggio “Il silenzio di Lorenzo”. Ora, su drammaturgia dello stesso Amato e di Paolo Floris, Acunzo ridà voce, corpo e volto al sindaco Rago, sotto la sapiente direzione di Giancarlo Sammartano, un maestro della regia teatrale, responsabile artistico del Teatro di Villa Lazzaroni, a Roma, dove la pièce “Il sindaco scomparso” andrà in scena venerdì 29 e sabato 30 novembre (ore 21.00) e domenica 1 dicembre (ore 17.30). Le scene e i costumi sono di Daniela Catone, la produzione di Fondamenta Teatri e Teatri. “Se nella seconda edizione del libro la ricostruzione della scomparsa di Rago si arricchisce di nuovi, inquietanti, elementi e collegamenti con altri importanti misteri italiani, l’adattamento teatrale del mio testo – spiega Amato – punta sul dramma umano del sindaco scomparso, stritolato da un meccanismo tanto più grande di lui. Della ricostruzione che feci 18 anni fa, che per una felice e sorprendente coincidenza viene riproposta in tutte le librerie negli stessi giorni in cui debutta lo spettacolo – nel monologo recitato da Acunzo resta in piedi tutto: il clima torbido dell’epoca, la politica opaca e i suoi rapporti con il mondo degli affari, l’ombra della criminalità organizzata, i tentativi di depistaggio da parte di organi dello Stato che interpretarono un po’ troppo disinvoltamente il loro giuramento di fedeltà alla giovane Repubblica, nata solo pochi anni prima. Quello che viene fuori è uno spettacolo che aiuta a riflettere sulla nostra storia ma, nello stesso tempo, stimola l’empatia dello spettatore per lo sfortunato protagonista di una vicenda che continua a avere ancora oggi contorni oscuri e imperscrutabili”.

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