Search

Montesano S/M, presentato in Piazza Castello il libro di Paolo Apolito “Tre Compari Musicanti”

Presentato a Montesano, per iniziativa della Pro Loco Montesano Terme e del Centro Studi e Ricerche “Radici” di Montesano sulla Marcellana, con il patrocinio del Comune di Montesano S/M, il libro di Paolo Apolito “Tre Compari musicanti” (Granelle Editore).  

Dopo i saluti del Sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi; del Presidente Pro Loco Terme, Antonio Perruolo e del Direttore del Museo Civico Etnoantropologico di Montesano, Giuseppe Aromando, sono intervenuti Enzo Granella, performer del Gruppo musicale “I Tarantolati di Tricarico; il giornalista Giuseppe D’Amico e il Presidente del Centro Studi e Ricerche “Radici”, Angelo Sica.

A conclusione della manifestazione che si è svolta nella suggestiva Piazza Castello, l’intervento dell’Autore.

paolo-apolito-tre-compari-musicanti

A seguire alcune riflessioni di Geppino D’Amico sull’autore e sul volume.

L’antropologo

Paolo Apolito ha insegnato Antropologia culturale all’Università di Roma Tre e all’Università di Salerno, dedicando particolare attenzione ai fenomeni religiosi e rituali, alle feste ed ai ritmi musicali della civiltà contadina.

Negli ultimi anni ha inteso portare l’antropologia fuori dalle aule universitarie, inaugurando un esperimento di teatro antropologico con cui, nella veste di “antropologo a domicilio” (così ama definirsi), ha tradotto i risultati delle sue ricerche in un monologo visuale con accompagnamento musicale che porta in giro per l’Italia per raccontare le “vite minime esemplari” di un’umanità esclusa, sfruttata, asservita ai potenti di turno.

I libri

Tra i numerosi libri da lui pubblicati ricordiamo Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità (Il Mulino 2014); Internet e la Madonna. Sul visionarismo religioso in Rete (Feltrinelli 2002); La religione degli italiani (Editori Riuniti 2001).

Il libro i “Tre compari musicanti”

Il romanzo “Tre compari musicanti”, è tratto dall’omonimo spettacolo che il nostro “antropologo a domicilio” (il copyright è suo) nella veste di compare narrante ha portato in giro insieme al compare musicista, Antonio Giordano. 

Il romanzo è un attento rimontaggio della biografia dei contadini di un territorio mitico qual è la Lucania, in una fase di profonde trasformazioni a cavallo tra XVIII e XIX secolo.

Le loro storie, finora nascoste negli archivi polverosi, vengono ora investite da un potere antropologico e letterario sino a diventare un coro in cui voci, musiche, canti si alternano fino ad acquisire un ritmo epico che prefigura la fine di un mondo.

Il libro ricostruisce la storia di Teresa, giovane donna che incarna l’energia della natura, di suo padre Nunzio, suonatore di zampogna, e delle tante famiglie contadine i cui destini si incrociano formando la trama di una storia che è la storia di tutti i Sud dell’Italia fatta di attese messianiche, rivolte, emigrazione e, soprattutto, dolore.

Argomento del libro è la storia di quattro personaggi: Teresa, una giovane donna che incarna l’energia della natura; il padre Nunzio, suonatore di zampogna, e i suoi compari musicanti Peppino, schivo e fedele, e Giuseppantonio, che finisce brigante.

Quello descritto dall’Autore è un mondo lontano da noi, ma pur sempre vicino perché fa parte della storia di tante famiglie contadine, povere, soggiogate dai potenti, “i cui destini si incrociano formando la trama di una storia che è la Storia di tutti i Sud dell’Italia fatta di attese messianiche, rivolte, emigrazione, dolore. Ho pensato di lavorare su fonti -afferma Apolito-, sulle mie ricerche ultradecennali sulla cultura popolare con Annabella Rossi e Roberto De Simone e su musiche, canti, e feste dei contadini del Sud.

Ho conosciuto centinaia di contadini, sono stato a casa loro, ho condiviso il cibo e le parole. Mi sono sentito in debito nei loro confronti e in quelli di un mondo culturale ormai dimenticato. Così ho deciso di raccontare la loro storia”.

Il testo è ambientato tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 e si rivela un atto di accusa contro la miopia delle classi dirigenti di allora. Apolito racconta storie di povera gente dimenticata dalla Storia.

Le definisce “vite minime esemplari”, come quella di una ragazza che viene stuprata e si vede rifiutata dalla famiglia. È sedotta da un “galantuomo” e di conseguenza viene emarginata dal suo stesso gruppo familiare.

paolo-apolito-tre-compari-musicanti

C’è un dato che va evidenziato ed è l’evidente parallelo con i nostri giorni: “Gli esclusi di oggi sono il milione di bambini in Italia che vive sotto la soglia della povertà. Il nostro Paese conta 5 milioni di poveri, praticamente un decimo della popolazione totale. Sono esseri umani invisibili, se ogni tanto non ce lo raccontasse la Caritas non sapremmo nulla di loro.

È una cifra che diventa sempre più alta e meno gestibile. La nota di fondo è cercare di vedere la realtà dal punto di vista degli esclusi, il tentativo di aprire la mente alla nostra indifferenza contemporanea”.

Un libro che offre importanti spunti di riflessione perché con le sue ricerche sul campo l’Autore dimostra che il mondo di oggi è nato ieri e se vogliamo costruire un presente e un futuro migliori dobbiamo partire proprio dalla conoscenza del passato.

……

Paolo Apolito Tre Compari Musicanti

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close