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Il Venerdì Santo: “A chi soffre, una carezza al cuore!” – Lucia Giallorenzo per Vallo Più

Di Lucia Giallorenzo

Il Venerdì Santo è il giorno del silenzio per eccellenza, in cui si spengono le parole umane dinanzi alla Passione e Morte del Signore.

È il silenzio che accompagna una presenza che diventa assenza, una vicinanza che si trasforma in distanza.

È il dolore che sembra rendere prigioniero l’amore, in un terreno arido bagnato da lacrime incontenibili.

È il dolore che entra senza bussare nei giorni feriali dell’esistenza.

Dio-Padre era lontano dal Figlio condannato e Crocifisso? No, era con Lui.

Non è lontano neppure dalla tua sofferenza, è con te!

Noi sappiamo che ci sarà la Risurrezione e la Speranza trionferà sul male ma allora, in quei giorni per i giudei, c’era l’orizzonte limitato dell’Uomo Crocifisso.

Quanti silenzi ancora oggi regnano nei sentieri della sofferenza, dove non c’è spazio per parole superficiali e inutili.

Ogni parola detta al fine di consolare è lodevole per la sua intenzione, ma il dolore è di chi lo sente e sperimenta le fragili dinamiche interiori.

Cosa dire a chi soffre? Forse nulla. La silenziosa vicinanza è la migliore carezza al cuore!

Lucia Giallorenzo

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