Un protocollo d’intesa per accompagnare i cittadini più fragili nell’accesso ai servizi sanitari digitali. È l’accordo che Asl Salerno e IFEL Campania sottoscriveranno giovedì 18 dicembre, alle ore 11.00, nella sala blu della sede centrale dell’Asl Salerno, con l’obiettivo di sostenere i pazienti eleggibili alle visite di controllo in Telemedicina ma privi delle necessarie competenze digitali.

Per l’Asl Salerno firmerà l’ingegnere Gennaro Sosto, direttore generale, mentre per IFEL Campania la firma sarà apposta dall’avvocata Annapaola Voto, direttore generale della Fondazione. L’intesa definisce modalità operative e organizzative di una collaborazione che punta a rimuovere uno degli ostacoli principali all’accesso alle prestazioni sanitarie online: il divario digitale.
L’accordo prevede l’istituzione di un servizio di assistenza e sostegno rivolto ai cittadini che, pur dovendo accedere a visite di controllo in Telemedicina o ad altri servizi sanitari online, non dispongono degli strumenti e delle competenze necessarie. Una condizione che, di fatto, rende più complesso il percorso di cura, soprattutto per chi vive nelle aree interne e marginalizzate del territorio salernitano.
Per usufruire delle prestazioni in Telemedicina è infatti indispensabile il possesso di un indirizzo di posta elettronica, requisito essenziale per accedere alla televisita. In presenza di questa necessità, il medico di medicina generale potrà indirizzare il paziente verso un Centro di Facilitazione Digitale attivo, dove il cittadino sarà supportato nell’acquisizione degli strumenti fondamentali, come l’attivazione della mail, dello SPID o della Carta d’Identità Elettronica, nonché della Carta Nazionale dei Servizi del Sistema Tessera Sanitaria.
La televisita e, più in generale, la Telemedicina rappresentano oggi una risorsa importante per garantire continuità assistenziale, soprattutto nelle zone più distanti dai presìdi sanitari. Attraverso videochiamate, monitoraggio a distanza e strumenti digitali, è possibile ridurre la necessità di spostamenti e assicurare controlli specialistici a pazienti anziani, cronici o fragili, contribuendo a un accesso più equo ai servizi sanitari e a una maggiore integrazione tra tecnologia e cura.


